Scheda film
Regia: Cristiano Bortone
Soggetto: Cristiano Bortone, Fausto Brizzi
Sceneggiatura: Cristiano Bortone, Fausto Brizzi, Annalaura Ciervo, Pulsatilla
Fotografia: Roberto De Nigris
Montaggio: Claudio Di Mauro
Scenografie: Priscilla Rossi Pavolini, Carlo Rescigno
Costumi: Claudette Lilly
Musiche: Andrea Farri
Nazione, Anno – Genere – Durata: ‘
Cast: Guglielmo Scilla, Enrica Pintore, Giulio Berruti, Fatima Trotta, Pietro Masotti, Piero Cardano, Cinzia Mascoli
Uscita: 16 marzo 2012
Distribuzione: Key Films
La distruzione di un amore
Chi è Willwoosh?…Al secolo Guglielmo Scilla, classe 1987, è il gestore di un canale YouTube dalla tenera età di vent’anni, diventando una star del web e, sull’onda del successo, parte dello staff di Radio Deejay. Non poteva mancargli un film, co-sceneggiato per l’occasione, tra gli altri, da Fausto Brizzi e dalla blogger Pulsatilla e diretto da Cristiano Bortone, più l’omonimo libro edito da Kowalski.
10 regole per fare innamorare è la storia di Marco (Guglielmo Scilla), sedicente studente di astrofisica per non deludere le ambizioni del padre Renato (Vincenzo Salemme), ma in realtà impiegato part-time in un asilo. Tutto sembra cambiare nella sua vita quando improvvisamente si innamora dell’irraggiungibile Stefania (Enrica Pintore). Vani i consigli degli amici, riceverà da Renato, donnaiolo impenitente, “10 regole per farla innamorare”. Ma la teoria si rivelerà comicamente molto diversa dalla pratica…
Ispirato a numerose teen comedy americane, non solo nel titolo e nell’impianto narrativo, ma anche nei volti dei protagonisti (Enrica Pintore non a caso ricorda Emma Stone), il film è un tipico esempio di prodotto confezionato su misura sopra il personaggio del momento, ad uso e consumo di un pubblico ben selezionato. E così si auto-infligge pregi e difetti: i primi sono un certo brio ed una gradevole leggerezza, i secondi comprendono attori dalla recitazione non proprio esaltante (come il protagonista) costretti ad interpretare stereotipi più che personaggi, un’estrema disinvoltura nelle soluzioni narrative che porta all’eccessiva semplificazione di alcune situazioni ed infine il distacco completo dalla realtà, mostrando giovani studenti il cui ultimo pensiero è come mantenersi.
Le disavventure di Marco sono comunque piacevolmente sopportabili, grazie a qualche attore azzeccato, come il belloccio Giulio Berruti, qui nel ruolo di esilarante avversario nella singolar tenzone che a sua volta sfodera altre dieci regole di comportamento amoroso, e come la cara amica dal cuore d’oro e dal fidanzato fin troppo facile Fatima Trotta.
Però, malgrado tutto, un paio delle trovate più insopportabili restano l’incomprensibile motivo per cui, per consentire al protagonista di fare una bella figura, metà dell’intero genere maschile debba essere dipinto come meschino e fedifrago ed infine perché uno che ha a malapena conosciuto una ragazza che gli piace, benché colpito da un bel colpo di fulmine, debba trasformarsi in uno stalker, fotografando, spiando e mettendo sotto sorveglianza – ai limiti della legge – la povera malcapitata, soprattutto su istigazione di padre ed amici. Ma per questo la spiegazione è alquanto semplice: per farci un film…
Voto: * *½
Paolo Dallimonti