Scheda film

Regia: David Moreau
Soggetto: Amro Hamzawi
Sceneggiatura: Amro Hamzawi e David Moreau
Fotografia: Laurent Tangy
Montaggio: Cyril Besnard
Scenografie: Jean Rabasse (ADC)
Costumi: Isabelle Pannetier
Musiche: Guillaume Roussel
Suono: Lucien Balibar
Francia, 2013 – Commedia – Durata: 92′
Cast: Virginie Efira, Pierre Niney della Comédie française, Charles Berling
Uscita: 9 maggio 2013
Distribuzione: Good Films

 Il diavolo veste MILF

Alice Lantins ha 38 anni, è ambiziosa, è divorziata con una figlia tredicenne ed è una MILF (Mother I would like to Fuck, traducibile con “madre scopabile”). Totalmente dedita al lavoro, al punto da aver dimenticato la propria vita privata, ha tutte le qualità per diventare il nuovo capo redattore della rivista “Rebelle”, solo che agli occhi del cinico mondo della moda al quale appartiene appare come una borghese repressa. Ma quando il giovane e affascinante Balthazar, che ha appena compiuto 20 anni, incrocerà il suo cammino, lo sguardo dei suoi colleghi cambierà decisamente. Capendo che quella è la chiave per ottenere la tanto agognata promozione, Alice finge di vivere un’improbabile love story, ritrovandosi però intrappolata nel suo stesso gioco…
Commedia velenosa, molto poco francese, piena di ritmo e inventiva, a metà strada tra Notting Hill e Il diavolo veste Prada.
Una sceneggiatura agile e ben scritta, due protagonisti perfetti Virginie Efira, fascinosa e goffa al tempo stesso, Pierre Niney timido e insicuro al punto giusto, rendono la pellicola divertente e piacevole.
Il regista David Moreau arriva dall’horror, suoi Them – Loro sono là fuori e The Eye, remake hollywoodiano del fortunato film cinese.
“Un film è innanzitutto un punto di vista, che lo si esprima attraverso la commedia o l’horror” racconta. “Amo fare un tipo di cinema che sia sensuale, che crei emozioni e sono ugualmente interessato al riso, al pianto o alla paura”. “Ho cercato di realizzare questo film nella maniera più classica possibile. Film di questo tipo hanno bisogno di immagini molto belle e molto cinematografiche che riescano a commuovere lo spettatore. Mentre la maggior parte dei film attuali sono girati in digitale, io ho optato per il 35 mm anamorfico, proprio per avere la garanzia della bellezza delle immagini. E’ un formato che si utilizzava negli anni 50, piuttosto pesante e molto vincolante, ma che conferisce alle immagini una dimensione magica, quasi irreale”.
E l’attrice belga Virginie Efira del suo personaggio dice: “La cosa che mi da fastidio è che a noi donne vengono sempre affibbiate delle definizioni di gruppo, come cougar (predatrici) o MILF. La libertà delle donne e più precisamente il desiderio femminile è ancora qualcosa che inquieta. Credo che la società abbia bisogno all’improvviso di catalogare questo fenomeno per controllarlo. E mi piace la maniera in cui questo film affronta l’argomento. Nessuno dei due protagonisti si aspettava un incontro simile. La differenza di età non è stato il motore dell’incontro ma le paure di Alice legate alla sua età, enorme diktat della nostra società, saranno un freno”. 

Voto: * * * .

Francesca Bani