Scheda film
Regia: Scott Cooper
Soggetto e Sceneggiatura: Brad Ingelsby e Scott Cooper
Fotografia: Masanobu Takayanagi
Montaggio: David Rosenbloom
Scenografie: Thérèse DePrez
Costumi: Kurt and Bart
Musiche: Dickon Hinchliffe
Suono: Jim Emswiller
USA/G.B., 2013 – Drammatico – Durata: 116′
Cast: Christian Bale, Casey Affleck, Zoe Saldana, Woody Harrelson, Dendrie Taylor, Carl Ciarfalio, Nancy Mosser
Uscita: 27 agosto 2014
Distribuzione: Good Films
Russel Baze lavora in un acciaieria che sembra un inferno e vive in una cittadina americana desolata e triste, dove le uniche attrattive sono il bar e la sala scommesse. Lui però pensa al lavoro, alla fidanzata Lena, al padre malato terminale e al fratello, reduce dalla guerra in Iraq che cerca di superare la sua disperata attrazione per la morte partecipando ad alcuni incontri clandestini in cui ci si picchia senza regole. L’affetto che i due fratelli provano uno per l’altro è uno dei perni del film. L’altro è la violenza e la brutalità che in certi posti sembrano appartenere al DNA della popolazione. Ed infatti una delle qualità del film è la capacità dei due protagonisti, Affleck e Bale, che interpretano i due fratelli, di rappresentare in modo credibile la solitudine e la violenza di due personaggi nati e vissuti in una cittadina che sembra una colonia dell’ inferno. Bale però ama la sua famiglia e accetta la sua condizione lavorando nella fornace dove il padre ha passato tutta la sua vita. Il fratello invece no, non vuole accettare quel lavoro né la vita che lo aspetta dopo l’Iraq.
Il film è da vedere perché l’interpretazione di Bale, Affleck, Harrelson, Dafoe e Zoe Saldana sono interessanti; soprattutto Affleck e Harrelson si mimetizzano completamente nei loro personaggi rendendoli irriconoscibili. La regia, invece, malgrado le luci e le atmosfere calino perfettamente lo spettatore nella desolazione della provincia americana, a volte si sofferma in modo retorico sulla violenza o sul dolore della perdita, come nella scena della caccia al cervo che cita in modo plateale il film Il cacciatore di Michael Cimino. In effetti il protagonista interpretato da Bale, Russel Baze, vive come una sorta di martirio la sua esistenza, diventando a volte una sorta di capro espiatorio per i peccati o le sofferenze degli altri, come se fosse un Cristo moderno che però si trova a dover consumare una vendetta per un torto subito; nel passaggio fra onestà e violenza tutto avviene forse troppo in fretta dando per scontata una trasformazione psicologica che avrebbe bisogno invece di essere raccontata con maggiore profondità. Così anche nel caso di Affleck, che solo in una scena racconta i traumi della guerra. Ma al di là di questi aspetti la trama appassiona e convince.
Voto: 7
Fulvio Caporale