Stanley Jobson (Hugh Jackson), uno degli hacker più famosi al mondo, viene contattato da Gabriel Shear (John Travolta) per realizzare un piano ambizioso: impadronirsi di 9 miliardi e mezzo di dollari proveniente da un vecchio programma governativo…

“Codice : Swordfish” non e’ un capolavoro. Solitamente quando si dice questo di un film, si intende dire che non e’ un bel film. Non e’ questo il caso, anzi, ma la precisazione e’ fondamentale perché i primi 10 minuti sono incredibili, uno degli incipit migliori degli ultimi anni, e il resto del film, che pur e’ un’ottima pellicola, non riesce a mantenere queste altissime pr(e/o)messe. Dominic Sena, su cui nessuno avrebbe scommesso 10 lire dopo la deludente prova di “Fuori in 60 secondi”, si dimostra regista di classe, e ci sforna uno spy-gangster movie con un paio di scene memorabili (oltre l’inizio, e’ da ricordare almeno la scena dell’incontro tra Stanley e Gabriel) e con pochissime cadute di tono. C’e’ qualche bestialità informatica, ma in fondo nemmeno troppo grave rispetto alla media hollywoodiana, e qualche lungaggine di troppo nella presentazione della figlia di stanley, ma tutto sommato sono peccati poco più che veniali. Il resto funziona benissimo, con musiche non eccelse ma ben dosate e grandissimi attori (John Travolta, perennemente sopra le righe, e’ in una forma smagliante). Da non perdere.

Graziano Montanini