Se amate lo skate, amerete questo documentario che l’anno scorso spopolo` al festival di Edimburgo e adesso esce in prima. Un accurato uso di immagini e riprese di repertorio, musiche accattivanti e la voce narrante di Sean Penn lo rendono interessante, anche se della storia di chi invento` lo skateboard non ve ne puo` fregare di meno.
Quello che mi e` piaciuto di meno e` l’enfasi continua sulla visione “filosofica” dello skateboard, data dai protagonisti stessi, ma assolutamente assecondata dal film. E non mi stupisce, visto che regista e sceneggiatore sono proprio due dei protagonisti. Quanto al film in se’, qualcuno parlerebbe di estetica da videoclip, che forse poi non stona vista la natura dell'”arte” di questi giovanotti; ma il tasto della “visione della vita” e dello stile di skate come forma di espressione paragonabile alla pittura o alla musica, questo non lo riesco ad accettare. In una parola: troppo americano.
Gradevole, comunque.
Claudio Castellini