Parte come un usuale film italiano (di quelli con più di due interpreti) con la descrizione dei vari personaggi ma grazie al cielo senza scadere nella macchietta (tranne che per la figura di Silvio Orlando, imho inutile). Monteleone dà ai protagonisti una bella faccia, un sacco di cose non raccontate ma espresse con uno sguardo o un pianto soffocato, con accenti regionali appena accennati ma credibili; i bombardamenti fanno davvero paura, impossibile trovare eroi ma solo ragazzi non più tanto convinti di fare qualcosa per il proprio paese; bella la seconda parte, il vagare senza meta e l’attesa in un luogo che contribuisce ad aumentare il senso di smarrimento con la mancanza di punti di orientamento.

Bruna (da IAC)