Il cinema tedesco, chissa’ perche’, negli ultimi tempi risulta sempre interessante, anche piu’ dei film stessi. Questo “Tattoo” si scorda quasi subito, e non ha certo un ritmo invidiabile, pero’… si sente qualcosa di diverso dalla solita film.
Il giovane poliziotto che frequenta i rave e’ un tocco spiazzante eppure realistico; non ci sono tentazioni citazioniste; l’aspetto visivo e’ accattivante pur nella sua relaitva semplicita’.
Riesce perfino a mostrare elementi raccapriccianti senza compiacimento, senza renderli insopportabili e senza cadere nel ridicolo.
Enrico B. (da IAC)