Un testo di Tonino Guerra, i disegni di Serguei Barkhin, la regia di Francis Nielsen, la voce narrante di Philippe Noiret, per una favola esile esile adatta probabilmente ai piu’ piccini, anche se l’animazione ricorda, con squarci di inquietudine, la cupezza di alcuni cartoni animati programmati nei sabati sera degli anni settanta sulla Tv Svizzera con il titolo “Scacciapensieri”. La storia e’ ambientata nella Russia del 1836 ed e’ incentrata sul senso di colpa di un ormai vecchio generale russo che, per fermare l’avanzata di Napoleone, fece bruciare Mosca dando fuoco a migliaia di uccelli e cavalli. Nella solitudine della vecchiaia, trascorsa a San Pietroburgo, il generale viene giornalmente preso di mira dai volatili della citta’, che lo utilizzano come bersaglio delle loro defecazioni.

Raggiunta l’eta’ della ragione, si fatica a credere alle virate buoniste della sceneggiatura e la trama edificante rischia di essere interpretata come l’ennesima nonnificazione di un vecchiaccio egoista che, per rimuovere un senso di colpa, mobilita, senza scrupolo alcuno, un’intera citta’. Nella vita reale nessuno se lo sarebbe fumato (manco il cane Napoleone), nel cartone animato trova pure il benestare dello zar. Ma, si sa, le favole hanno ben poco a che vedere con la concretezza del quotidiano, anzi, cercano di racchiuderlo tra parentesi, magari per ritornarci con maggiore serenita’. Peccato che nel pacchetto sia inclusa una facile lezioncina sul valore della liberta’. Di grande fascino, comunque, i fondali: anti-realistici ed evocativi. Bella, nella sua essenzialita’, la prima gita nella campagna ghiacciata sulla carrozza-slitta.

Luca Baroncini (www.spietati.it)