Che Polly arrivi, lo si sa fin dall’inizio: non che sia importante, ma la prevedibilita’ e’ un po’ la cifra caratteristica di questo film, che riesce a disattivare parecchi dei suoi spunti e quattro attori che, di solito, fanno bene il loro porco lavoro di comici.
La volgarita’ delle battute della prima mezz’ora lascia il posto a un classico film “incontro e innamoramento tra diversi”, piu’ smieloso che graffiante. Zoolander era un’altra cosa, e questo film dimostra chiaramente che il merito era tutto della sceneggiatura di Ben Stiller (l’unico davvero in parte).
Carine le gag – che strappano a forza risatine di cui ti vergogni anche un po’ – e divertenti le sottostorie (soprattutto quella del miliardario risk taker): per amanti del genere “comico con ammmmooore”, un film gradevole, gli altri possono restare a casa e aspettare il passaggio tv.

Mafe