C’e’ l’Uomo, che nasce dalle parole del figlio di Dio, infante che muove alle lacrime uomini fatti, ragazzo deviato che parla da solo, per ore, cattiva compagnia per giovani bene. E’ l’Uomo che nasce dalle masse di poveri e diseredati, seconda linea dei sepolcri imbiancati che gestiscono il pane, il pesce e il pensiero.
Matera e lo sguardo di Pasolini, la sua abilita’ nello scovare occhi che parlano e che danno al gia’ splendido vangelo di Matteo l’emozione che fa vibrare un testo eterno; e anche chi come me non crede (e vorrebbe avere fede) esce redenta, colma di una spiritualita’ immanente ma non per questo meno irruenta e costruttiva.
Camera a mano e mescolanza anche musicale di sacro e profano per una pellicola che piu’ che moderna mi allungherei a definire eterna.
Mafe