Recensione n.1

Dopo un film del genere, bisognerebbe rivedere il concetto di esaltato, o forse, come ha detto un mio amico che era con me, bisognerebbe rivedere anche la scala di valori che si usa normalmente per la valutazione, visto che non ci sono numeri sufficientemente bassi per farlo…
Fin dai primi minuti appare molto chiara la piaga che prendera’ il film, e cioe’ quella dell’esagerazione piu’ convulsa, quella dove tutto e’ possibile, tutto e’ lecito, tutto e’ logico. Frastornante, baraccone, il regista Steven Sommers ci “sommerge” (gioco di parole puramente voluto) di effetti speciali ad ogni inquadratura, in un rutilante susseguirsi di convulse scene d’azione dove le pause morte non esistono, perche’ succede sempre di tutto, forse anche troppo, e non ci si perde in convenevoli per regalare allo spettatore nemmeno uno straccio (anche esile) di trama.
Anche se, bisogna ammetterlo, da un punto di vista puramente visivo, il film e’ piuttosto spettacolare:
tra scenografie architecnologiche, spostamenti di camera a 360 gradi, piani sequenza, spettacolosi goticismi, e’ piacevole da seguire se non altro per vedere le costruzioni barocche di certe location e le infinite profondita’ di campo immerse negli immaginifici monti transilvanici. Anche la musica di accompagnamento non e’ certo malvagia. Il problema e’ che tutto questo e’ contornato dal nulla sotto vuoto spinto. Nonostante (o meglio: per colpa) le continue scene d’azione, non c’e’ spazio per pathos, mistero o avventura. Non c’e’ il tempo di capire cosa sta succedendo che dopo pochi attimi accade subito qualcos’altro, e il tutto diventa estenuante e noioso, fuorche’ divertente. Insomma, se siete malati di computer grafica, e vi affascina andare a vedere un film pieno di spettacolose (ed improbabili) scene d’azione fatte al computer, se non vi importa nulla della trama, ma godete a vedere questi fumetti/videogiochi dal vivo, andate pure senza indugi, c’e’quello che fa per voi. Per tutti gli altri…beh…risparmiate i soldi che e’ meglio…
Voto: 5 (perche’ nonostante tutto la confezione e’ bella)

Wolf

Recensione n.2

Van Helsing come 007, con tanto di (deliziosa) incursione nel laboratorio di un Q medievale (ovviamente un frate) e missioni impossibili da compiere con licenza (turandosi il naso) di uccidere.
Ottima idea di partenza: con Van Helsing (un Jackman assai dimesso) incontriamo Mr. Hide, il dottor Frankenstein e creatura, Igor, licantropi e ovviamente Dracula e signore. Il tutto in una centrifuga talmente accelerata che per non sprecare i costumi il plot viene riproposto due volte, con lievi varianti.
Io un giro in centrifuga lo faccio sempre volentieri: disattivo ilfiltro uditivo, accelero il cenestesico e faccio godere il visivo. Avolte funziona, ma questa volta no, anche se l’ultima ora di film e’ talmente vorticosa e inverosimile e cazzona da far dimenticare i momenti di noia precedenti, e alla fine quantomeno esci come se ti avessero fatto un massaggio troppo vigoroso, i cui benevoli effetti (in questo caso, il Vuoto Mentale Assoluto, altro che zen) si rivelano pero’ subito dopo.

Mafe