Nella prima mezz’ora del film avevo temuto che l’assioma Ben Stiller=film divertente fosse precipitato nel baratro.
Il film, piu’ che divertente era irritante, un po’ come White Goodman, il personaggio cretino che deve interpretare, veramente laido e odioso. Le sue battute erano di una tristezza tale che mi stavo chiedendo, dopo tanti successi, com’era possibile produrre e interpretare in maniera disarmante una sceneggiatura di quel genere senza vergognarsi. Poi, per fortuna, la cosa prende forma, in maniera semplicistica, ma almeno qualche tentativo di risollevare lo spirito degli spettatori viene vinto dagli improbabili avventori della palestra di Peter LaFleur (Vince Vaughn) che devono salvare la palestra dall’ipoteca della banca. La storia, ovviamente, vira nel piu’ canonico buonismo all’americana, anche se non manca un pizzico di cinismo, con personaggi dai piu’ classici cliche’ che la storia del cinema possa ricordare, qualche gag ben riuscita, un discreto ritmo, e alcuni simpatici cameo di personaggi famosi. Nulla di trascendentale, ma almeno non si ha l’impressione di aver buttato via i soldi del biglietto.
Da recuperare la solare presenza di Christine Taylor, attrice un po’ troppo nell’ombra, che meriterebbe sicuramente qualche particina in piu’. Voto: 6+
The Wolf