Recensione n.1

Devo ammettere che viste le premesse dei precedenti capitoli, mi aspettavo abbastanza da questa nuova pellicola, ma purtroppo le aspettative si sono rivelate a dir poco nefaste. Tanto per cominciare, comincio subito ad avvertire fin dai primi minuti un agghiacciante senso di scarsa metodologia registica, o di chiara matrice videoclippara, la quale, se non viene data in mano ad un abile montatore, non fa altro che peggiorare le cose. E in effetti, i miei dubbi prendono sempre piu’ forma ad ogni nuovo combattimento che si presenta sullo schermo. La messa in scena non e’ orribile, ma la sceneggiatura sembra l’incipit di un serial televisivo, e questo mi ha dato ancora piu’ da pensare che al mero aspetto tecnico. Se poi aggiungiamo dei dialoghi imbarazzanti conditi da
parolacce gratuite in ogni momento, a volte anche fuori luogo, possiamo capire perche’ Wesley Snipes in questo film parli meno del solito, forse per non rovinarsi del tutto l’immagine che si era costruita nei primi due film. E a dirla tutta, oltre che essere piu’ taciturno, riesce addirittura ad apparire (se mai fosse possibile) ancora piu’ monofacciale di una statua. Vabbe’ che il personaggio di suo non preveda chissa’ quali espressioni, ma Schwarzenegger in Terminator lo era molto di piu’, ed e’ gia’ tutto un dire. Bieco sequel da passaggio diretto in tv. Se devono continuare su questa stada, e’ meglio che si fermino qui prima di fare altri danni. Voto: 4

Wolf

Recensione n.2

Blade il redivivo, Blade l’immortale, Blade il Diurno. Minaccia costante e spina nel fianco di innumerevoli generazioni di vampiri che si succedono, lui è sempre in giro, per sterminarli. Proprio loro non sanno più come fare (dannandosi l’anima e non solo quella) per eliminare il loro incubo tatuato; farlo apparire come un assassino? Tanto basta, anzi no. E’ tutto inutile…Ma questa volta la folta schiera di Homines Nocturni sembra aver risvegliato il signore delle tenebre (suo malgrado) in persona, deciso a farla finita una volta per tutte con questa specie di paladino che agisce nell’oscurità.
Terza pellicola di questa mitica serie che ormai ha imprigionato Wesley Snipes nei panni del cacciatore di vampiri, dico questo perché ogni volta che vedo un suo film dove non interpreta Blade, purtroppo il livello scende inspiegabilmente! Ottima l’introduzione alla vicenda, ambientazione alla “Mummia” e “Stargate” (ci troviamo infatti in Siria), la banda di vampiri è capitanata dalla solita mora con occhi cristallini (enormemente inferiore per fascino etc…alla bella Kate Beckinsale) e da un insolito Triple H (non me vogliano i fans) che appare come uno scemone colossale.
Tra vampiri in fiamme e palazzi che si sbriciolano come fossero fonzies appare Blade, più tamarro che mai e sempre più cattivo al grido di calci e pugni, un mito! Le sue caratteristiche rimangano invariate, un eroe dannato nell’anima ma non nel cuore, uno spaccone di poche parole che uccide succhiasangue, il suo dramma esistenziale non si arresta un attimo.
La scena si apre quando appare Dracula in persona (chiamato Drake secondo uno dei suoi tanti soprannomi), il signore delle tenebre, il primo immortale, un mostro perfetto, disgustato da come siano diventati i suoi simili (privi di onore e per nulla coscienti di cosa significhi essere un guerriero…).
Cosa manca in questo film? Le atmosfere e i colori tipici del gotico vengono superate (!) da una scenografia più sfrontata, che si intona perfettamente al protagonista; è una pellicola molto americana per intenderci, nulla a che fare coi capolavori del cinema horror vampiresco (ma questo non è necessariamente un male). Certo quello che mi lascia perplesso è la banda di vampiri esageratamente “metropoliti” che, in effetti (anche a detta di Drake), hanno del tutto perso la vena omicida di quello che erano, sembrano un po’ troppo giocherelloni, non si rendono conto dell’eredità di cui sono portatori, Nomak, Frost e Damaskinos sono lontani anni luce (sigh!).
In ogni caso (e in ogni momento) Blade troneggia sulla scena e si prende gioco di quel ciccione di Triple H, ridicolizzandolo in ogni modo e maniera!
I flash back sull’oscura origine di Drake sono grandiosi, quanto di più tetro si possa immaginare, peccato che i dialoghi lascino molto a desiderare nonostante la trama sia ben strutturata e congegnata. Il confronto tra i due titani non tarda, e tutto si ferma intorno a loro, apoteosi surreale, dio cosa darei per essere un vampiro!!! Chi tra di voi non ha mai immaginato, anche solo per un attimo, di essere un demone votato ad una vita oscura? Condannato (si fa per dire) all’immortalità, come Brad Pitt in “Intervista col vampiro”, il vampiro è da sempre, nell’immaginario collettivo, un mito, una figura a cui molti hanno aspirato, e se fosse vero? La leggenda vuole che il professor Murnau in persona avesse scovato un reale vampiro (Max Schreck) per interpretare il famigerato conte Orlock, e che alla fine del film avesse realmente succhiato del sangue alla sua vittima…
Tornando a Blade, effetti speciali alla Matrix, con addirittura coltivazioni di uomini usati come energia viva a basso costo, ottime trovate cinematografiche. Colonna sonora variegata a metà tra Nine Inch Nails e Massive Attack, il film scorre veloce e non si vede l’ora che il demone Drake cambi forma e faccia sul serio!
Nel complesso un buon film, ma da non vedere assolutamente dopo la visione di uno dei due Underworld, altrimenti Blade ne perderebbe…
Voto: consigliato

Emiliano Sicilia