con Bruce Willis
di Florent Emilio Siri
con Bruce Willis, Kevin Pollak, Jonathan Tucker, Michelle Horn

Recensione n.1

In attesa del prossimo capitolo della saga “Die Hard”, torna finalmente il buon vecchio Bruce Willis in un film d’azione (o presunto tale), mentre si vede, precocemente invecchiato, a fare da negoziatore a un folle scatenato che tiene in ostaggio donna e bambino. Ma e’ solo l’incipit. Lo si ritrova, poco dopo, col suo solito cipiglio da duro, con la faccia di colui che non deve chiedere mai. Ma quando all’improvviso tre adolescenti sbandati prendono di mira la casa di un riccone con dentro anche i suoi due figli, ritornano i suoi fantasmi, le sue paure, e una volta tanto l’eroe assume una connotazione piu’ umana. Non e’ piu’ il personaggio senza macchia e senza paura che combatte a fiero cipiglio chiunque gli si pari innanzi, ma un uomo che ha la consapevolezza di essersi trovato a
giocare con la propria vita talmente tante di quelle volte che di fronte ad una disperata situazione in cui anche la sua stessa famiglia rischia la vita, trova la carta della disperazione (e del coraggio) per risolvere tutto. Insomma, avrete capito che il plot non e’ propriamente originale, il regista ci aveva abituati molto meglio con “Nido di vespe”, qui al suo primo film americano dimostra comunque una buona dose di senso scenico tra sparatorie e siparietti di tensione. Manca maggiore approfondimento in certi personaggi, ma soprattutto su certi particolari della storia che vengono magicamente dimenticati, ma tutto sommato sono due ore di cinema che scivolano via piuttosto bene. E questo e’ gia’ di per se’ un pregio. Voto: 6 e 1/2

Wolf

Recensione n.2

Voto da 1 a 5:***
Trama: dei commessi di Blockbuster s’incacchiano di brutto perché un cliente non ha restituito un dvd e…

Era da un po’ di tempo che non si vedeva il buon vecchio Bruce nei panni di un eroe sfigato in cerca di riscatto. “Hostage”, lo dico subito, non è un film imperdibile, non è nemmeno un “Die Hard”, ma è comunque un buon prodotto d’intrattenimento. Certo, il regista de “Il nido di vespe” gioca ancora una volta con gli spazi chiusi, cita a destra e a manca (addirittura “Alien”!), però lo spettacolo regge ugualmente per quasi tutto il tempo.

Di sicuro chi cerca plausibilità da un film così è meglio che si astenga; ricordo ancora quando all’uscita di “Cliffhanger” (quello in montagna con Stallone) qualcuno se ne uscì con termini come “boiata”, “assurdo” e via insultando, ma forse non è chiaro un concetto: questi sono film d’azione, l’implausibilità (anche se non dovrebbe mai raggiungere i beceri livelli di un “XXX”, ad esempio) è insito nel DNA dell’opera stessa. Opera intesa come “opera commerciale”, logicamente.

Una cosa da tenere: indubbiamente il toupé che Bruce sfoggia all’inizio della pellicola; i capelli finti sul viso evidentemente gli piacciono ancora molto, è una sensazione che ogni tanto deve provare.

Una cosa da buttare: allora, il nepotismo mi può anche star bene, però fino ad un certo punto; nel film compare, nel ruolo della figlia del protagonista, proprio la figlia di Bruce Willis e di Demi Moore. La parte è trascurabile e lei ancora di più. Ok, magari sarà in fase di sviluppo, ma com’è possibile che da cotanti gnocchi genitori sia uscito un muflone del genere? Certo, è anche quello che si domanda la gente quando vede i miei genitori, ma almeno io non recito… o almeno non più… (e qui si aprirebbe una parentesi personale che farebbe la gioia dei bastardi dei miei amici, ma è meglio chiuderla subito qui). Ma perché voler far film, perché? Come direbbe qualcuno, “l’avevano forse rifiutata da McDonald?”.

Per vedere il trailer del film: http://www.miramax.com/hostage/

BenSG – L’aspirante supergiovane in ostaggio del suo unico neurone.