L’hanno definito come l’anti-HarryPotter per eccellenza. In effetti i film si somigliano… un po’. Vuoi per i bambini, vuoi per lo stile baroccheggiante delle scenografie o per quel mix inconsueto di atmosfere dark e deformanti che fanno molto Tim Burton, chissa’. Pero’ mentre Harry Potter rimane decisamente piu’ indicato per i ragazzini, questo sembra piu’ stringere l’occhio agli adulti, al di la’ dalla folle stramberia lunatica del solito magistrale Jim Carrey, il film e’ infatti infarcito di cose non propriamente “politically correct” (anche se alla fine si tratta solo di arguti “divertissement”). E’ una pellicola molto particolare, sicuramente curiosa, ma non disprezzabile. Non fa ridere, anzi, direi che a tratti e’ pure inquietante. Il sottofondo lugubre, altalenante tra cinismo e grottesco, decisamente rimanda a piene mani al Burton prima maniera, e anche se il tutto risulta un po’ frammentario, visto che e’ una narrazione di tre libri messi insieme, si puo’ godere piacevolmente delle due ore della pellicola, a patto che riusciate ad immergervi in questo universo simil-ottocentesco con situazioni tetre e cupe, condite da sano humor nero. Non e’ un capolavoro, ma e’ ben realizzato, si denota un’ottima cura dei particolari, i personaggi sono ottimi, compresi i bambini, splendide la fotografia, le scenografie che riempiono gli occhi di fanciullesco stupore e i meravigliosi titoli di coda da non perdere! Voto: 6/7

Wolf