Il primo film interamente in computer grafica realizzato in Germania ha un obiettivo subito evidente con la scelta di far parlare i personaggi, fin nell’animazione del labiale, in lingua inglese: fronteggiare la concorrenza dei colossi americani. Dal punto di vista tecnico la sfida è ancora impari, ma le premesse sono buone. Guardando i contenuti, il tentativo di abbracciare un’audience senza confini, accentuato anche dagli sforzi co-produttivi di Germania, Spagna e Regno Unito, intimidisce gli interessanti spunti offerti dalla trama. L’idea di partenza, infatti, pur non essendo particolarmente originale, è simpatica. Si suppone che le star di una serie televisiva di fantascienza, ambientata nell’immaginario mondo di Gaya, finiscano sulla Terra e si trovino ovviamente spaesate e desiderose di tornare a casa. Purtroppo la sceneggiatura non brilla per creatività, collega gli eventi senza troppa logica e trova necessario dare vita a contrasti forti e immediati. Così piazza un cattivo insulso, il solito scienziato rancoroso, e non riesce ad uscire dai cliché nella caratterizzazione dei personaggi, tutti a senso unico e non particolarmente briosi: lo sbruffone, l’eroe, il timido-ma-genio, la bella di turno. Con un’estetica che cercando simpatia nella mostruosità fa l’occhiolino a Shrek, il film arranca nella prima parte per poi svilupparsi in un’avventura corretta ed esageratamente lineare. Unico momento davvero spassoso, l’incontro con lo sceneggiatore della serie televisiva, che apre il racconto al meta-cinema, ma lo spunto è bruciato in fretta per lasciare spazio al trito accumulo di gag condite da inseguimenti, botti e salti. Chissà, forse quando l’Europa si deciderà a cercare una strada personale in grado di anticipare il mercato senza limitarsi a produrre fotocopie sbiadite della creatività altrui, magari riuscirà a realizzare opere davvero competitive. Le premesse tecniche ci sono, speriamo non tardino ad arrivare anche le idee.
Luca Baroncini de Gli Spietati
NATALIA ESTRADA E’ ALANTA
La showgirl spagnola dà voce all’eroina di “GAYA”, il film in computer animation che uscirà il 30 settembre.
Natalia Estrada, il ciclone spagnolo, presterà la propria voce ad Alanta, la protagonista femminile di GAYA, il film in computer animation di produzione totalmente europea distribuito da DNC Entertainment a partire dal 30 settembre.
Il film, co-prodotto da Germania, Inghilterra e Spagna, è l’opera seconda del giovane regista tedesco Lenard F. Krawinkel e vanta collaborazioni d’oltreoceano del calibro di Don MacEnery e Bob Shaw (già sceneggiatori di Hercules e A Bug’s Life), mentre le musiche sono l’ultimo lavoro del multipremiato compositore Michael Kamen (X Men, Arma Letale, La Carica dei 101), prematuramente scomparso nel 2003 .
91 minuti di avventure incalzanti per veicolare in maniera divertente una riflessione profonda su temi come il libero arbitrio, la salvaguardia dell’ambiente, il ruolo della televisione.
‘Gaya’ è il nome di un pianeta immaginario popolato da piccole creature simili agli umani, frutto della fantasia di uno sceneggiatore televisivo. Quando la dalamite, la magica pietra che garantisce la sopravvivenza del pianeta, viene sottratta dal malefico N.Icely, gli eroici Boo e Zino non esitano a catapultarsi nel nostro mondo per ritrovarla. A loro insaputa, saranno inseguiti (e soccorsi!) dalla temeraria Alanta.
“Sono orgogliosa di dar voce ad Alanta – ha dichiarato Natalia – che ho sentito da subito molto vicina alla mia personalità, una sorta di alter ego in computer animation. E’ molto bello far parte del team di GAYA, credo che sarà un grande successo.”
A convincere la showgirl, il raffinato impianto tecnico e narrativo di un prodotto destinato prevalentemente ai ragazzi, verso i quali l’impegno della Estrada è andato rafforzandosi attraverso iniziative che spaziano dallo sportivo/ludico (Italian Western Academy equitazione, Bimbinbici, …) al solidale (associazioni Onlus per le adozioni a distanza, Telefono della vita, Guido per vivere).