Il film racconta la storia di Gertrude Bell, personaggio realmente esistito, una donna inglese dalla vita ricca e avventurosa che, all’alba del XX secolo, fu viaggiatrice, scrittrice, archeologa, esploratrice, cartografa, agente segreto e diplomatica per conto dell’Impero Britannico. La Bell, inoltre, fu una specie di Lawrence d’Arabia al femminile, svolgendo attività a sostegno della Rivolta araba nel corso della Prima Guerra Mondiale ed ebbe un ruolo di primo piano nella creazione di stati arabi come l’Iraq e la Giordania
Un film lussureggiante e languido attraverso i deserti del Medio Oriente, elegantemente montati in maniera a tratti delirante. Herzog crea un film stile paziente inglese, romantico, patinato e completamente squilibrato come è nel suo stile. Un vecchio senso di romanticismo e avventura melodrammatica permea tutto il film. In una maniera a tratti cosi eccessiva da apparire ridicola al pubblico del nuovo millennio.
La storia ha il suo nucleo in una donna fieramente indipendente e intelligente, delusa d’amore, che si sente più felice nel profondo deserto e con i beduini. La regina del deserto è appesantita dal suo amore per due uomini diversi. Come ci si poteva immaginare, Herzog crea un film suggestivo e sequenze visive affascinanti (anche se alcuni dei suoi movimenti di macchina sono goffi a volte), ma questa grande avventura manca di unità drammatica e si dirige in un territorio melodrammatico purtroppo goffo.
Nicole Kidman utilizza il suo miglior accento inglese come quello della avventurosa Gertrude Bell, cresciuta in una vita di privilegi, ma annoiata dai rituali della società superiore. Suo padre organizza per lei di poter restare presso l’ambasciata britannica a Teheran, dove si innamora presto grazie al fascino di Henry Cadogan (piuttosto blando James Franco, con un accento così così inglese), un segretario presso l’ambasciata. Ma la loro storia d’amore, non è destinata a durare…
I suoi viaggi la mettono in contatto con un giovane archeologo di nome TE Lawrence (Robert Pattinson), prima che diventi Lawrence d’Arabia. E’ poi diventata un funzionario politico britannico nel 1920 sulla base della sua esperienza della regione, ma il suo cuore è rimasto con la gente della regione.
Pattinson sfoggia il familiare kefiah copricapo, ma il suo Lorenzo gioca un ruolo minore ed è un cliché piuttosto che utile alla trama drammatica.
Un vecchio senso di romanticismo e avventura melodrammatica permea tutto il film, che offre romanticismo che è in ultima analisi casto piuttosto che sexy. Ad ogni modo onore sempre al coraggio di questo cineasta, cui certamente non si può annotare una mancanza di energia e follia nelle sue opere.
Vito Casale