Voto (da 1 a 5): ** ½
Avete presente quelle commedie imprevedibili, con un soggetto di ferro che riesce a stupire ad ogni scena, interpretate da attori in stato di grazia che recitano esilaranti battute scritte da sceneggiatori da premio Oscar? Ecco, come avrete già capito “Quel mostro di suocera” non ha nulla a che fare con tutto ciò.
DA TENERE:
Spaparanzati sul divano di casa, esausti dopo una pesantissima giornata lavorativa, con la palpebra a mezz’asta, il film si lascia anche vedere (o voi vi lasciate abbindolare da lui, che a quel punto è un po’ la stessa cosa). La professionalità degli attori fa il resto (anche Jane Fonda deve mangiare tra un esercizio di aerobica e l’altro…) e la vostra semiparesi, con gli angolini delle labbra che parrebbero accennare ad un sorriso, vi conduce mestamente al solito trito “happy end”. O forse con un titolo così pretendevate un capolavoro..?
DA BUTTARE:
Se non avete tante pretese nulla, se ne avete anche solo una… tutto.
CONSIDERAZIONE FINALE:
Merita un noleggio e non una parola di più.
BenSG