Film d’azione senza infamia e senza lode “Trappola in fondo al Mare”, eccezion fatta per le belle inquadrature marine e d’azione, oltre che per i lineamenti di Jessica Alba.
Il belloccio Jared e la sua virtuosa “girl” Jessica, vivono di sogni; sono esperti sub e avvezzi alle pratiche di mare, sognano la svolta come ricercatori di tesori nascosti nell’oceano e sbarcano il lunario con lavori precari e lezioncine sul mare e la fauna ittica a turisti e scolaretti.
Ricevono la visita di Bryce e Amanda; lui è vecchio amico della coppia.
In un immersione scoprono un aeroplano precipitato con un carico di cocaina, ma anche alcuni reperti che preludono alla scoperta della leggendaria imbarcazione Zephir, di secoli fa; per recuperarla ci vogliono soldi e attrezzature…il cargo di droga potrebbe servire per finanziare la ricerca; le tentazioni non mancano, ma si scontrano con il senso d’orgoglio e d’onestà di Jared, ma soprattutto con la contrarietà di Jessica, però le cose sono destinate a complicarsi con qualche colpo di scena…
Psicologie e, soprattutto, battute sommarie, con protagonisti che si lasciano scivolare emozioni ed avvenimenti come acqua sulla muta di un sub, anche se corroborati da qualche sorpresa e un po’ di sano esotismo che tanto si presta bene al cinema; le Bahamas sono stupende, anche se il nostro Mediterraneo, pur essendo un ecosistema diverso, non deve invidiare nulla a nessuno.
Curiosità da vecchio lupo di mare: è vero che gli squali, che tanto stanno in armonia con i protagonisti, non sono pericolosi; lo squalo da temere è lo “squalo tigre” oltre a qualche altra varietà dei fondali profondi, anche se accidentalmente tutti possono mordere, e occorre ricordare che, comunque sia, sono attratti dal sangue.
Occhio! A inizio film si vedono i due protagonisti maschili che fanno evoluzioni eccezionali con le moto d’acqua: non ci pensate nemmeno, è pericolosissimo.
“Trappola in fondo al Mare” non annoia e non ha pretese, discreto ritmo e scenari marini.
Gino Pitaro newfilm@interfree.it