Voto (da 1 a 5): ** ½
“Più che incastrarlo avrebbero dovuto castrarlo”, questo è il lapidario commento alla fine del film sul personaggio interpretato da Douglas.
Ma procediamo con ordine analizzando brevemente personaggio per personaggio:
Michael Douglas:
impossibile non trovarlo sempre più uguale a suo padre (semiparesi al labbro inclusa), comunque tanto, troppo, bollito. Giudizio: declassato in ogni senso; un tempo, almeno, faceva il presidente (“Il Presidente – Una storia d ‘amore”, di Rob Reiner).

Kiefer Sutherland:
impossibile non ripensare alla sua interpretazione più riuscita, quel favoloso figlio di buona donna di Jack Bauer nella bellissima serie  “24”, specialmente quando impugna la pistola; peccato che si tratti solo di una posa, perché per il resto Jack sarebbe stato molto più cazzuto e spietato. Giudizio: apparentemente funzionale per far sembrare “The Sentinel” un thriller ad alto contenuto di adrenalina, cosa che, in realtà, non è.

Eva Longoria:

impossibile non sorridere quando appare sullo schermo; abituati come siamo a vederla in televisione nella divertente serie delle “Desperate Housewives”, questa sexy-mini-modella ci appare finalmente sul grande schermo in tutta la sua bellezza. E basta. Giudizio: tanto ornamentale quanto superflua.
Kim Basinger:
impossibile non ricordarla nelle sue bollenti “9 settimane e ½” quando comincia ad accoppiarsi con (SPOILER GIA’ ANTICIPATO DAI TRAILER) il protagonista del film; ma, ahinoi, sono entrambi così bolliti da poter andar bene giusto con dell’ottima pearà (per i non veronesi si consiglia un giretto enogastronomico da queste parti…). Giudizio: bella ed utile quanto una volpe impagliata.
DA TENERE:
Tra vecchie glorie cinematografiche riesumate e nuove star televisive (da citare anche David Rasche che negli anni ’80 interpretava il demente Sledge Hammer nella serie “Troppo forte”), questo thrillerino scorre via senza troppi sussulti, ma senza nemmeno tanti sbadigli, grazie anche all’ esperienza televisiva dell’attore-regista Clark Johnson. Insomma, il classico “senza infamia e senza lode” qui ci sta tutto.
DA BUTTARE:
Sì, lo spione è proprio quello, non dubitate di voi stessi.
BenSG

Ecco il thriller politico dell’estate…delitti, Casa Bianca, “corna presidenziali” e traditori della patria.
Non convince del tutto questo film “Made in USA”, poche idee e di nuovo c’è solo il fatto che uno dei capi della sicurezza del presidente se la intende con la first lady, una Kim Basinger la quale da 9 settimane e mezzo è diventata una delle icone del desiderio americano e non.
Il film prima incede su un’estetica che induce a pensare che un presunto killer psicopatico voglia uccidere il presidente, e poi l’opera vira verso scenari di fanta-politica con reduci del K.G.B.
Michael Douglas “gigioneggia” un po’ su alcuni registri recitativi che lo hanno reso popolare e identificabile con un certo tipo di personaggi, i quali hanno dei valori ma anche una parte oscura in stretta contraddizione con la parte sana e che non si tirano indietro nei confronti di storie complicate e pericolose con donne da evitare o meno; interpreta appunto un importante agente dei servizi segreti che salvò la vita al presidente Ronald Reagan durante la “famosa sparatoria” che tutti ricordano o possono visionare nel TG di anni fa.
I sospetti sulla “talpa” interna allo staff che cura la sicurezza del presidente finiscono per avere il loro epilogo nella certezza di chi è il colpevole. Prima ancora una serie di avvenimenti e di circostanze minano la certezza nell’incorruttibilità di Pete (M.D.)ma poi il “vecchio marpione” finisce per spuntarla…
Non mancano le scene coinvolgenti, e il meccanismo che regola la curiosità degli spettatori attorno al possibile colpevole risulta essere accademico ma costruito dignitosamente; meno riuscite e credibili sono le presunte motivazioni che inducono un “team” a volere morto il presidente.
Se vogliamo risulta non essere male l’idea di costruire un film dove i protagonisti siano coloro che “ronzano” attorno al Presidente dalla mattina alla sera.
“The sentinel” è un film che si guarda senza annoiare, ma che scivola via appena usciti di sala, complice un gran caldo estivo.
Gino Pitaro     newfilm@interfree.it