Torna al cinema l’autore e attore vicentino Vitaliano Trevisan, dopo l’interpretazione di “Primo Amore” di Matteo Garrone e il romanzo “I quindicimila passi”, che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico. Torna per firmare la sceneggiatura di Still Life, un noir introspettivo, un thriller sfuggente e schivo, come il suo carattere, che fin dalle prime scene promette tensione psicologica nell’altalena di equilibri sospesi e seduzioni di ritmo, in cui si trovano a turbinare i protagonisti.

La trama è semplice: il racconto del destino di tre ragazzi. Tre amici d’infanzia legati indissolubilmente dalle dure prove che la vita chiederà loro. Tre anime alla ricerca di se stesse, che daranno vita ad un triangolo di amore e morte dai risvolti tragici.

Prodotto dalla Alto Verbano Pictures srl in co-produzione con Ulisse Lendaro (Lendaro già co-autore, produttore e protagonista del film caso nazionale “Medley”) il film sarà girato in luglio interamente ad Asiago, tra i cupi boschi di conifere dell’Altopiano dei Sette Comuni e baite sconosciute, tra piccoli paesi di montagna e torrenti limpidi, quanto torbidi saranno i legami umani che rifletteranno.

Le vite di Matteo, Giulia e Ettore saranno interpretate da Ulisse Lendaro, Linda Gennari e Giovanni De Giorgi.

La tragicità della storia non fa comunque l’occhiolino marpione all’italianità più popolare per garantirsi numeri al botteghino. Non ne ha l’intenzione né lo scopo. E’ cinema indipendente, che osa nel trattamento di temi scomodi con libertà stilistica e solide costruzioni narrative, per parlare all’uomo prima che allo spettatore.

Così come la drammaticità dell’opera non è fine a se stessa. Ha, anzi, una sua funzionalità ben chiara, come ha spiegato il regista Filippo Cipriano: “Analizzare i conflitti (intimi ed esterni) e le contraddizioni dei personaggi, da un lato li porterà a vederli ingigantiti, dall’altro li farà però diventare più comprensibili e vicini a storie estreme e, comunque, quotidiane, dei giorni nostri”.

Nel background della lavorazione ci sono Francesco Liotard (fonico di Ermanno Olmi), Francesco Foppoli (sceneggiatore Mediaset), Antonio Vicaretti (autore e sceneggiatore) Giliano Carli (già collaboratore alle scenografie sul set di vari film tra cui “Piccoli Maestri” di Daniele Lucchetti, “Black Hawk Dawn” e “Le Crociate” di Ridley Scott.) e Saule Kilaite, violinista etno classica lituana in grande ascesa (tournèe con Cesare Cremonini, ex Lunapop, ospite fissa dell’ensemble di musicisti che accompagnano Laura Pausini, oltre a numerose apparizioni in programmi televisivi sulle reti nazionali).

La scelta del Veneto, in particolare di Vicenza e Asiago, infine, ben si adatta alla storia di Still Life che lo stesso Vitaliano definisce “una tra le cose più dure che abbia mai scritto”.

www.stilllifeilfilm.it