Scheda film
Regia: Volfango De Biasi
Soggetto e Sceneggiatura: Volfango De Biasi, Alessandro Bencivenni, Francesco Marioni, Tiziana Martini, Lillo & Greg
Fotografia: Tani Canevari
Montaggio: Gianni Vezzosi
Scenografie: Luca Gobbi
Costumi: Tatiana Romanoff
Suono: Alessandro Checcacci
Italia, 2015 – Commedia – Durata: 96′
Cast: Claudio Gregori, Pasquale Petrolo, Francesco Mandelli, Paolo Ruffini, Giulia Bevilacqua, Francesco Di Leva, Enrico Guarneri
Uscita: 16 dicembre 2015
Distribuzione: Filmauro

Brigadiere, champagne…

Prendete: due chirurghi imbranati e dalle idee non troppo chiare; un boss megalomane che per non perdere la faccia decide direttamente di cambiarla; due poliziotti che siano la quintessenza dell’imbecillità; un commissario colluso con la camorra ed infine un celeberrimo cantante assolutamente sprovveduto.
Avrete così il secondo capitolo del Cinepanettone 2.0 secondo Aurelio De Laurentis, quello dell’era post-Neri Parenti (e De Sica), affidato ancora una volta all’esimio (ed a nostro giudizio capace) Volfango De Biasi.
Ci sono volute due pellicole “di transizione”, Colpi di fulmine (2012) e Colpi di fortuna (2013), firmati entrambi dal regista de Le comiche, ma soprattutto co-interpretate dal duo comico Lillo & Greg per far capire al noto produttore lo scorso anno che erano loro la chiave di (s)volta e che era ora di cambiare registro ed anche regista, elevando la coppia al rango di protagonisti, cucendogli addosso un film non più ad episodi, ma su misura, non senza la loro stessa collaborazione. Insomma, non più polifonia, ma un bell’assolo, benchè in coppia!
La storia non è niente di nuovo: dai “Menecmi” e dall’”Anfitrione” di Plauto, passando per Fracchia, la belva umana, tanto per restare “in casa”, lo scambio di persona ha sempre divertito e funzionato. Qui un boss della camorra, fotografato da due poliziotti inetti ma non poco (Francesco Mandelli e Paolo Ruffini), decide di cambiare i connotati, motivo per cui fa rapire due chirurghi plastici in quel di Milano (Claudio “Greg” Gregori e Pasquale “Lillo” Petrolo) che però fraintendono la sua richiesta: assumere le fattezze dell’attore Leonardo Di Caprio che i due confondono con il cantante Peppino Di Capri. Da qui si innescano tutta una serie di esilaranti equivoci e di situazioni – veramente – comiche, col boss che inizia a prenderci gusto a sostituirsi al cantante di “Champagne” e il povero artista che si trova sballottolato di qua e di là in balìa del camorrista.
Tra siparietti del classico repertorio di Lillo & Greg (la parlata da duro “alla Califano”, la parodia di Robert De Niro -”Hai detto a me?!” – i giochi di parole, a partire da quello che scatena la dinamica della pellicola) ed una battuta dopo l’altra, in mezzo a doppi sensi mai volgari – grandi in questo senso Mandelli & Ruffini che portano avanti fino alla fine l’equivoco sulla presunta infedeltà della moglie del primo – il film procede con ritmo sostenuto, regalando pure qualche scena d’azione, magari non troppo utile all’economia generale della storia.
Su tutto e tutti non può che risaltare infine un grandissimo Peppino Di Capri, nel doppio ruolo di se stesso e del criminale, pur doppiato nel secondo ruolo, che, dopo una manciata di musicarelli negli anni sessanta, rivela una grandissima simpatia.
Non sappiamo quanto ancora il duo comico potrà garantire il successo al botteghino, anche se ancora fila tutto piuttosto liscio, ma questo Natale col boss (titolo definitvo dopo due azzardati provvisori come Natale a Gomorra e Pallottole e champagne) lascia presagire ancora numerosi successi.

Voto: 7

Paolo Dallimonti