Scheda film
(Trad. lett.: Lo speciale di mezzanotte)
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Jeff Nichols
Fotografia: Adam Stone
Montaggio: Julie Monroe
Scenografie: Chad Keith
Costumi: Erin Benach
Musiche: David Wingo
Suono: Pud Cusack
USA, 2016 – Azione/Fantascienza/Drammatico – Durata: 112′
Cast: Michael Shannon, Joel Edgerton, Kirsten Dunst, Jaeden Lieberher, Adam Driver, Bill Camp, Scott Haze
Uscita nel paese d’origine (limitata): 18 marzo 2016
Che cosa non si fa per i figli
L’ultimo lavoro di Nichols, inizia cosi: due uomini scuri in volto sono sul sedile anteriore di una vecchia auto malconcia. Gli uomini hanno delle pistole. Nel sedile posteriore c’è un misterioso ragazzo con degli occhiali…. occhiali che, quando vengono rimossi, lasciano accadere cose strane…
Il film, quarto del neanche quarantenne Jeff Nichols, mentre attendiamo il suo quinto, Loving, è stato presentato in concorso alla Berlinale 2016 dove ha diviso nettamente la critica ed anche il pubblico. Parte della critica l’ha stroncato, per l’andamento ambiguo e ondivago, e a tratti stravagante; gran parte del pubblico l’ha trovato scombinato e poco fruibile.
Ma qual è la chiave di lettura di questo film? Che cosa, esattamente, sta succedendo? Chi sono i protagonisti? Chi li sta (per)seguendo e perché?
Inizialmente tutto è un mistero assoluto… Il regista lentamente, ma inesorabilmente, evoca con cautela uno stato d’animo di paranoia, quello di un mondo, sull’orlo di una minacciata apocalisse, in cui gli eventi stanno chiudendo percorsi di fuga poco comprensibili.
Il mood è di somma importanza in questo film, anzi È il film. Ed è uno stato d’animo progettato appositamente per mantenere il pubblico fuori equilibrio e sul bordo fino alla fine.
La recitazione è di prim’ordine, con Michael Shannon eccellente come padre determinato a salvare il figlio. Joel Edgerton è l’altro uomo in macchina, il miglior amico del padre sempre con una pistola. Nel ruolo del bambino, il sorprendente Jaeden Lieberher.
La prova ottima di attori si completa grazie a Kirsten Dunst, madre ansiosa del misterioso bambino Alton, ad Adam Driver che è un agente del governo incuriosito dalla capacità del ragazzo ed a Sam Shepard, l’enigmatico guru della comunità che ospitava il bambino, venerandolo.
Le immagini possono ricordare gli “X-Files” dei tempi d’oro, soprattutto nell’incedere lento e misterioso, ed i sintetizzatori anni settanta di David Wingo catturano inesorabilmente lo spettatore. La verità è la fuori che attende. Sta allo spettatore avere la pazienza di cercarla e attenderla. Lecito anche non volere stare al gioco, però il finale è veramente visionario e memorabile e vale l’attesa…
Midnight special, road movie incentrato sulla paternità secondo il regista, merita quindi la pazienza di essere visto per intero, cosa non molto difficile grazie alla fascinazione che può esercitare sullo spettatore, malgrado l’incedere lento, e ricorda il film che ci ha rivelato Nichols, lo straordinario Take shelter, oltre al cinema di Richard Kelly, mirabile anche se non sempre comprensibile, in particolare quel Southland tales, una delle sue pellicole considerate meno riuscite, al contempo estremamente ambiziosa.
Alla fine di Midnight special torna quasi tutto e la spiegazione è lieve, commovente e quasi spielberghiana (come anche il resto), ma non banale come invece potrebbe di primo acchito sembrare. Da recuperare.
RARISSIMO perché… è un film molto affascinante, ma non per tutti.
Note: il film ha avuto anche in patria una distribuzione ridotta e da noi non ne ha ancora una…
Voto: 7 e 1/2
Vito Casale e Paolo Dallimonti