Scheda film
Titolo originale: Pete’s dragon
Regia: David Lowery
Soggetto: da una sceneggiatura di Malcolm Marmorstein, basata su un soggetto di Seton I. Miller e S. S. Field
Sceneggiatura: David Lowery e Toby Halbrooks
Fotografia: Bojan Bazelli
Montaggio: Lisa Zeno Churgin
Scenografie: Jade Healy
Costumi: Amanda Neale
Musiche: Daniel Hart
USA, 2016 – Fantastico – Durata: 102′
Cast: Bryce Dallas Howard, Robert Redford, Oakes Fegley, Oona Laurence, Wes Bentley, Karl Urban, Isiah Whitlock Jr.
Uscita: 10 agosto 2016
Distribuzione: Walt Disney Pictures
“C’è un grande drago verde” …
Il piccolo Pete (Oakes Fegley) sopravvive ad un incidente stradale in cui perdono la vita i suoi genitori. Rimasto solo nel bosco, viene trovato e (r)accolto da un gigantesco drago verde, capace di diventare pure invisibile. Sei anni dopo il drago è ancora leggenda in mezzo agli alberi ed alle montagne, tra i racconti di chi, come il vecchio Meacham (Robert Redford), sa di averlo incontrato una volta. Pete però viene trovato dalla piccola Natalie (Oona Laurence), sua coetanea, figliastra della guardia forestale Grace (Bryce Dallas Howard) e grazie a loro ricondotto ad una vita normale e civile, ma il drago Elliot, scatenando gli appetiti dei montanari del posto, si manifesterà cercando di riprenderselo…
La Disney prosegue con l’opera di rivisitazione, per non dire di revisionismo, live-action di suoi classici più o meno animati. Stavolta però, dopo Maleficent e Cenerentola, con Il drago Invisibile ci si distacca ampiamente da quell’Elliot, Il drago invisibile diretto da Don Chaffey vent’anni prima, anche se il titolo originale rimane sempre Pete’s Dragon: se il film del 1977 era un delizioso musical con attori e col drago in animazione classica (lo stato dell’arte degli effetti speciali dell’epoca, così come il digitale lo è per la nostra), un po’ come buona parte di Mary Poppins, qua si approccia un discorso ecologista – in fondo il bestione è una specie in via d’estizione – e si spinge il piede sul pedale del fantasy e dell’avventura, andando a finire dalle parti de Il libro della giungla (anch’esso appena rivisitato) e de La storia infinita e, come nella recente pellicola ispirata al libro di Kipling, i toni si fanno lievemente più cupi rispetto all’originale. Ad esempio, Elliott non esiterà verso la fine ad usare in maniera aggressiva il fuoco proveniente dalle sue viscere per difendere Pete dalle minacce degli altri umani, mentre nel primo film l’uso era molto più “bonario” e politicamente corretto.
Ambientato in un mondo contemporaneo, ma nel quale la tecnologia è fortemente ridotta (non esistono cellulari), Il drago invisibile, co-sceneggiato e diretto dal pressoché sconosciuto David Lowery, non lesina lacrime e momenti di commozione, miscelandoli ad altri nettamente più avventurosi e divertenti. Forte di un cast sontuoso che annovera oltre ai già menzionati anche Wes Bentley e Karl Urban e di un 3D spesso efficace a portarci insieme a Pete ed Elliot a volare alti nei cieli, è un film consigliato per tutta la famiglia.
Voto: 6 e ½
Paolo Dallimonti