Un film molto divertente presente alla Berlinale in Panorama dalla trama semplice: la decisione di una giovane donna di prendere il controllo del suo destino e la sua fertilità le si ritorce contro quando si innamora di un uomo sposato. C’è qualcosa di Jane Austen nella protagonista assai emancipata, ma ben intenzionata.
Ironico dramma intellettuale di Rebecca Miller è un film comico, grazie soprattutto ad una svolta meravigliosamente maliziosa data da Julianne Moore. La Moore interpreta Georgette, l’accademica brillante e auto-ossessionata che, all’inizio del film, è sposata con John (Ethan Hawke). La moglie che toglie completamente luce al marito artista col suo successo.
Dopo un incontro casuale, John dà a Maggie (Gerwig, presente a Berlino in conferenza stampa con la Moore) la trascrizione del suo romanzo work-in-progress da leggere. Lui perde il controllo e si innamora perdutamente della donna che ama il suo romanzo e ne riconosce il genio, a differenza della moglie.Tuttavia, due anni e un bambino più tardi, la vita con John non funziona esattamente come si aspettava Maggie….
Il film è una commedia intelligente e immensamente piacevole. La tradizionale dinamica amore – triangolo è sovvertita in maniera esilarente: e il rapporto più interessante qui è l’amicizia spinosa che si sviluppa tra le due donne che, sulla carta, hanno poco in comune a parte lo stesso uomo. Si ride con garbo dall’inizio alla fine e la Gerwig conferma il suo stato di grazia anche in quest’ennesima opera ben riuscita.
La vedremo all’opera  prossimamente in un film radicalmente diverso come Jackie di Pablo Larraine, e fuori completamente dai suoi clichè. Si accettano scommesse sul risultato….

7

Vito Casale