Ritorna dopo decenni Trainspotting, con il seguito mostrato in anteprima alla Berlinale 2017.

Perché fare un sequel? È una domanda tipica che si pone all’inizio visione di ogni secondo o terzo film di una serie.
La risposta offerta da T2 Trainspotting di Danny Boyle è quella che uno di noi poteva dare prima della visione: prima per spiegare chi siamo e secondo per capire perché non siamo dove ci aspettavamo di essere.
Nel 1996, quasi ogni adolescente in Gran Bretagna poteva recitare a memoria il monologo di trainspotting 1. Dopo anni vediamo cosa è successo agli squinternati protagnonisti di quel film.
Le loro fortune sono state, nella migliore delle ipotesi, molto varie: Mark Renton (Ewan McGregor) sta tentando di avviare una nuova vita a Amsterdam, mentre lo psicopatico Francis Begbie (Robert Carlysle) ha passato il tempo nel carcere di Edinburgh,  condannato per omicidio.
Simon Williamson (Jonny Lee Miller) è ancora impegnato a organizzare truffe, con un nuovo partner in criminalità (una bulgara chiamata Veronika, interpretata da Anjela Nedyalkova), ma con lo stesso livello morale come nei giorni in cui era conosciuto come Sick Boy. E poi c’è Daniel ‘Spud’ Murphy (Ewen Bremner) che si è distrutto con l’eroina.I quattro ora hanno due grandi cose in comune: i loro passati e un terribile timore del futuro .
Il nuovo film, che come il primo è stato scritto da John Hodge, è leggermente basato sul romanzo Porno di 2002 di Irvine Welsh e finalmente è arrivato dopo otto anni di riscrittura e il processo  arduo di ricongiungimento del suo cast originale.
Il motore principale della sua trama – Sick Boy e il tentativo di vendetta di Begbie per vendetta su Renton, è ancora in atto e rivitalizzante. Hodge ha fatto un lavoro impressionante nel trasferire le singole voci distintive dei personaggi. Il film oscilla tra tono drammatico e comico, senza però trovare un equilibrio veramente convincente.
Parlando di bile, è solo uno dei liquidi che Boyle spruzza liberamente attorno allo schermo: altri includono sangue, urina . La texture del film visivamente si avvale dell’originale con un’impressionante similitudine, vedi le numerose clip.
Come l’originale, T2 è aun film che mostra la felicità nel trascorrere del tempo con i suoi personaggi come si intuisce anche dai numerosi flashback. Non sempre purtroppo il sentimento buca lo schermo.
Il meglio è una sequenza in cui Spud si ritrova al ponte Regent, il burrone  che lui e Renton fuggivano all’inizio del primo film
“Siamo qui come un atto di memoriale”, osserva Renton, a cui Simon sbuffa: “Nostalgia, è per questo che sei qui. Sei un turista nella tua giovinezza “.
Beh, che è? L’originale Trainspotting – T1, come speriamo di non doverlo chiamare – è stato rilasciato nel Regno Unito solo 21 anni fa, e così contagiosa era la sua carica hyper-manic, che è ora Impossibile capire se fosse un prodotto del suo tempo o se il tempo era un prodotto di esso.
Non c’è possibilità che il suo successore possa prendere quella pesante eredità, ma non lo farà : anche se il film si nutre del suo precursore, non ne raggiunge certo il livello.

VC