Scheda film
Regia e Soggetto: Salvatore Allocca
Sceneggiatura: Salvatore Allocca, Emiliano Corapi, Amara Lakhous, con la collaborazione di Luca De Benedittis
Fotografia: Federico Annichiarico
Montaggio: GEmma Barbieri
Scenografie: Michele Modafferi
Costumi: Maya Gili
Musiche: Stefano Lentini, Sud Sound System e Mascaramiri
Italia, 2017 – Commedia – Durata: 80′
Cast: Nabiha Akkari, Alessio Vassallo, Helmi Dridi, Bianca Nappi, Giandomenico Cupaiolo, Annarita Del Piano, Emmanuele Aita
Uscita: 24 agosto 2017
Distribuzione: Draka
I tre evangelisti
Siamo nel 2011, all’indomani della Primavera Araba. Un gruppo di Pizzica pugliese, “Gli Evangelisti”, formati appunto da Matteo (Emanuele Aita), Luca (Alessio Vassallo) e Giovanni (Giandomenico Cupaiolo), si trova a dover aiutare una coppia di fatto di emigranti tunisini, Amira (Nabiha Akkari) e Tarek (Helmi Dridi), appena sbarcati in Puglia. Tra mille disavventure, credendo che i due siano davvero marito e moglie, anche in attesa i un figlio, i tre musicisti dovranno fare ciascuno i conti con i propri problemi: amore, dubbi, incertezze, in un’esperienza che cambierà le vite di tutti quanti…
Al suo secondo lungometraggio di finzione dopo Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato girato nel 2011, Salvatore Allocca sembra essersi scaramanticamente fermato proprio là, tanto da ambientare il nuovo progetto proprio in quell’anno. Il mondo nel frattempo è andato avanti ed i migranti continuano incessantemente a sbarcare sulle nostre coste, al punto da rendere comunque e volutamente attuale un film del genere. Anche la Pizzica (o più improriamente Taranta) si è fatta conoscere di più dalle masse, aumentando l’attualità della pellicola. Il problema di Taranta on the road, che parte molto bene, ma finisce ahinoi molto male, è però proprio quello di mettere veramente troppa carne al fuoco, disperdendo qua e là gli obiettivi senza riuscire a concentrarsi su nessuno di loro, sbracando verso la fine e cedendo perfino al ridicolo involontario. Certo, pur nella sua breve durata, riesce anche a divertire ed a regalare allo spettatore qualche sorriso, anche di gusto, ma mischia troppo il sacro col profano. Vanno bene i due migranti, che sono l’ossatura drammaturgica del film, ma i tre musicisti, che diventano i personaggi di contorno, insieme agli altri ancora più incolori che cercano di sostenerli, sono solo tre macchiette davvero risibili ed inconsistenti, le cui problematiche sono davvero ben poca cosa, soprattutto nel modo, sbagliato, in cui il regista cerca di approcciarle.
Non possiamo rimproverare però ad Allocca la scelta degli attori, dall’ottimo Vassallo, visto in molto cinema italiano recente anche se non sempre di qualità (Fino a qui tutto bene e La moglie del sarto), a Nabiha Akkari (che ricordiamo in Che bella giornata e Non c’è più religione) fino al sorprendente Emmanuele Aita ed alla semprevalida Bianca Nappi. Senza contare la divertente e divertita partecipazione dei Sud Sound System nel ruolo di se stessi. Un cast che, pur disperso in una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti, riesce a mantenere il film sulla soglia della sufficienza.
Voto: 6
Paolo Dallimonti