Scheda film
Titolo originale: The zookeeper’s wife
Regia: Niki Caro
Soggetto: tratto dal libro di Diane Ackerman
Sceneggiatura: Angela Workman
Fotografia: Andrij Parekh
Montaggio: David Coulson
Scenografie: Suzie Davis
Costumi: Bina Daigeler
Musiche: Harry Gregson-Williams
Repubblica Ceca/G.B./USA, 2017 – Drammatico – Durata: 127′
Cast: Jessica Chastain, Johan Heldenbergh, Daniel Brühl, Timothy Radford, Efrat Dor, Iddo Goldberg, Shira Haas
Uscita: 16 novembre 2017
Distribuzione: M2 Pictures
Homo homini lupus
Siamo nella Polonia del 1939. La brutale invasione nazista sta portando morte e distruzione in tutto il paese e Varsavia è stata ripetutamente più e più volte bombardata. Antonina (Jessica Chastain) e suo marito, il dottor Jan Żabiński (Johan Heldenbergh), custode dello zoo della città, sono una coppia molto unita nella vita privata e in quella professionale. Dopo la devastazione dello zoo, i due si ritrovano soli a salvare i pochi animali sopravvissuti.
Disperata per quello che sta accadendo al loro paese, la coppia deve anche seguire anche le differenti politiche del nuovo capo zoologo nominato dal Reich: Lutz Heck (Daniel Brühl). Ma quando la violenza nazista giunge all’apice e comincia la persecuzione degli ebrei, i due coniugi decidono che non possono restare a guardare e cominciano in segreto a collaborare con la Resistenza, intuendo che le gabbie e le gallerie sotterranee dello zoo potrebbero ora servire a proteggere in segreto delle vite umane, come quella ad esempio della giovanissima e silenziosa Urzula (Shira Haas).
Quando i due mettono in atto il piano per salvare più abitanti possibili del ghetto di Varsavia, Antonina non esita a mettere a rischio anche se stessa e i suoi figli…
La Polonia, prima nazione ad essere invasa all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, conobbe molti orrori come quello di Auschwitz, ma si distinse anche per l’iniziativa privata di privati cittadini, quali Oskar Schindler con la sua fabbrica a Cracovia e, nota solo dopo la pubblicazione del libro delle sue memorie da parte di Diane Ackerman nel 2007, Antonina Żabińska, che salvarono la vita a molti ebrei mettendo in pericolo la propria. Tratto da “Gli ebrei dello zoo di Varsavia” e sceneggiato da Angela Workman, che ha dovuto tradurre una lunga serie di nomi e dati in una storia suggestiva ed affascinante, il film di Niki Caro è un’opera scritta da donne e diretta da donne, ma racconta di una vasta e varia umanità.
La metafora dello zoo all’interno della narrazione è una tematica molto forte: sia come contenitore di animali – Antonina salvò molti di loro – occupato da belve ancora più feroci e silenziosamente riempito da prede in fuga; sia per la superiorità degli animali stessi nei confronti di certi uomini, che daranno del loro peggio; sia infine quale luogo dove il controverso Lutz Heck a suon di esperimenti vorrà ancora una volta affermare la supremazia della razza ariana cercando di allevare animali estinti come l’antico Uro.
La signora dello zoo di Varsavia non può non essere un film necessario, benché velato di melodramma che ne raggela a tratti il grido ancora disperato, poggiandosi molto, oltre che sulla scrittura, sulla cristallina interpretazione di una Jessica Chastain in stato di grazia.
Voto: 7
Paolo Dallimonti