Scheda film
Regia: Brad Peyton
Soggetto: Ryan Engle
Sceneggiatura: Ryan Engle, Carlton Cuse & Ryan J. Condal e Adam Sztykiel
Fotografia: Jaron Presant
Montaggio: Bob Ducsay e Jim May
Scenografie: Barry Chusid
Costumi: Melissa Bruning
Musiche: Andrew Lockington
USA, 2018 – Fantastico – Durata: 107′
Cast: Dwayne “The Rock” Johnson, Naomie Harris, Malin Akerman, Jeffey Dean Morgan, Jake Lacy, Joe Manganiello, Marley Shelton
Uscita: 12 aprile 2018
Distribuzione: Warner Bros Pictures
Quella furia di The Rock!
Nel 1993, una tecnologia straordinariamente innovativa, denominata CRISPR, fornì agli scienziati la strrada per trattare malattie incurabili attraverso l’editing genetico.
Nel 2016, a causa dei possibili abusi, la U.S. Intelligence Community ha definito l’editing genetico “un’arma di distruzione di massa”.
Inizia così il nuovo film di Dwayne Johnson, calato questa volta nel ruolo del forzuto primatologo Davis Okoye, amante degli animali e soprattutto fedele amico di George, rarissimo gorilla silverback albino, affettuoso e un po’ volgare, che comunica perfettamente con Davis grazie al linguaggio dei segni.
Qualcosa però sta per minare questo solido legame tra l’uomo e il primate.
Un esperimento genetico, tenutosi in gran segreto in una stazione orbitante intorno alla terra, è infatti finito male ed è riuscito ad infettare tre creature terrestri: un lupo, un coccodrillo e proprio il nostro pacifico George, trasformandoli nel giro di 48 ore in tre mostruosità genetiche di dimensioni abnormi, affamate di sangue e in rotta di collisione con la metropoli di Chicago.
L’esercito, preoccupato poco di eventuali danni collaterali, avvia l’ingente macchina da guerra per fermare le creature furiose e Davis, insieme alla genetista Kate Caldwell (Naomie Harris) cercheranno di salvare i tre animali fuori controllo.
Ispirato dall’omonimo videogioco anni ’80 della Midway Games, Rampage – Furia Animale, uscito a poca distanza da Tomb Raider e da Ready Player One, è l’ennesima conferma che se il cinema soffre la ridondanza apatica della serialità televisiva, l’unico genere che sembra realmente non risentirne è l’universo videoludico.
Rampage, a dispetto della bidimensionalità del gioco arcade, sfodera effetti speciali da urlo, rese vive dal capo coordinatore VFX Colin Strause (X-Men – Apocalisse), insieme alla compagnia di effetti speciali digitali Weta Digital (Il Signore degli Anelli), ma anche alla regia giovane e spensierata di Brad Peyton, alla terza collaborazione con Dwayne Johnson, dopo Viaggio nell’isola misteriosa” e “San Andreas”.
Spasso, emozioni e un centinaio di “WOW” sono senza dubbio il punto di forza di questo film che mostra i suoi muscoli, ma riesce anche a far ridere a crepapelle, sia per la surrealtà di alcune situazioni narrative, al limite del plausibile, sia per lo sforzo di non vanificare il retaggio tutto eighties, di schwarzeneggiana memoria.
“The Rock” Johnson in effetti sembra il più accreditato erede dell’eroe austro-californiano ed anche se un confronto tra Predator e Rampage potrebbe uccidere qualsiasi cinefilo, è possibile riconoscere in Dwayne tanto la fisicità quanto l’autoironia di Schwarzy.
D’altronde il contrappunto ilare, quando hai tre giurassiche ed improbabili creature devastano la città di Chicago, non può che diventare l’elemento di forza di un film altrimenti scialbo e privo di alcuna consistenza narrativa e psicologica. Molti dei personaggi infatti sono abbandonati a se stessi e faticano ad integrarsi nella scarna trama. Forse il peccato maggiore della pellicola è infatti quello di non aver sfruttato al meglio i ruoli secondari della sceneggiatura, come ad esempio quello di Jeffrey Dean Morgan, fresco del successo commerciale ottenuto grazie al ruolo del villain Negan e della sua mazza chiodata, nella serie tv The Walking Dead.
Meglio fa la bellissima Malin Åkerman, attrice e modella svedese che per anni ci ha abituati a ruoli melensi in commedie melense, e che invece per l’occasione sfodera un nuovo look dark e una cazzuta interpretazione da “cattiva” (PS: la sua ultima scena è involontariamente geniale).
Insomma ci sono film che ti fanno tornare bambino e film che ti fanno regredire bambino, Rampage appartiene sicuramente a quest’ultima categoria.
Ma in fondo che male c’è a tifare, con una busta di pop corn in mano, per un gorilla alto tre piani?!
Voto: 6 e ½
Giuseppe Silipo