Scheda film

(Tr. Lett.: L’incredibile Burt Wonderstone)
Regia: Don Scardino
Soggetto: Chad Kultgen, Tyler Mitchell, Jonathan Goldstein e John Francis Daley
Sceneggiatura: Jonathan Goldstein e John Francis Daley
Fotografia: Matthew Clark
Montaggio: Lee Haxall
Scenografie: Keith Cunningham
Costumi: Dayna Pink
Musiche: Lyle Workman
Suono: Benjamin Patrick
USA, 2013 – Commedia – Durata: 100′
Cast: Steve Carell, Luke Vanek, Steve Buscemi, Olivia Wilde, Jim Carrey, James Gandolfini, Alan Arkin
Uscita nel paese d’origine: 15 marzo 2013

 Quello che i maghi non dicono

Il piccolo Burt (Mason Cook), trascurato dalla madre e vessato a scuola da ragazzi più grandi, trova conforto nell’altrettanto sfigato Anton (Luke Vanek) e nella magia, in particolare in una scatola di trucchi del grande Rance Holloway (Alan Arkin). Ormai adulti e diventati rispettivamente Burt Wonderstone (Steve Carell) e Anton Marvelton (Steve Buscemi), i due fanno coppia fissa esibendosi come illusionisti in un grande albergo di Las Vegas. La loro fama viene però messa in ombra dalla comparsa dello spregiudicato “mago di strada” Steve Gray (Jim Carrey), i cui audaci giochi di prestigio iniziano a spopolare in città e che finirà per rubare il lavoro al duo. Costretti dalla situazione ad impiegare i propri talenti in settori meno appaganti – Anton si dedica ad improbabili quanto inutili missioni umanitarie, mentre Burt fa il mago in una casa di riposo per anziani – troveranno in un grande concorso di magia la loro ultima occasione di riscatto…
Incredibilmente inedito in sala da noi, soprattutto per il grande cast ed anche paragonato alle schifezze che le grandi distribuzioni stellestrisce spesso ci propinano, il film di Don Scardino, regista dedito soprattutto alle serie TV, offre cento minuti di piacevole divertimento. Pur adagiandosi spesso sulle personalità ed i tic dei suoi interpreti, riesce a tenere in più momenti il ritmo alto, incuriosendo ed intrattenendo lo spettatore. #The incredible Burt Wonderstone, ispirandosi ad illusionisti realmente esistenti quali il duo Siegfried & Roi e Criss Angel, tra personaggi di prestigiatori più o meno sotto i riflettori, riesce anche ad essere una metafora di Hollywood e degli attori cui tocca impersonarli: l’astro di Steve Carell, anche se #Foxcatcher, in cui ha recitato, ha vinto la Palma d’oro a Cannes 2014, non è più brillante come nel post-#40 anni vergine; ed allo stesso modo Steve Buscemi si è dedicato ormai da tempo alle serie TV, benché di qualità; per non parlare di Jim Carrey che dal mediocre #I Pinguini di mr. Popper non ha un ruolo da protagonista; Alan Arkin è un grande vecchio e qui non gli si chiede di fare più di questo, mentre Olivia Wilde è in tutti i sensi la giovane promessa per il futuro; invece il più emblematico di tutti è Jay Mohr, attore che non è mai riuscito a sfondare, nella pellicola nei panni di Rick the implausible, un artista che ugualmente è sempre stato suo malgrado in secondo piano.
Il film, realizzato anche con il contributo tecnico di David Copperfield, che è stato consulente ed attore nei panni di se stesso in una simpatica e brevissima scena, gode infine dell’innegabile fascino di muoversi davanti e dietro il palcoscenico ed è pure una delle ultime interpretazione del compianto James Gandolfini, nel ruolo del proprietario dell’albergo in cui il duo lavora.
Di maghi sullo schermo negli ultimi anni ne abbiamo visti a dismisura, dagli accaniti duellanti di #The prestige ai lestofanti di #Now you see me, passando per il delicato cartone animato #L’illusionista di Sylvain Chomet – tanto per citarne alcuni – ma Burt e Anton, con le loro ancor più incredibili capigliature cotonate in stile anni novanta, sapranno stupirvi non poco, fino allo sbalorditivo trucco finale, macchinoso ma proprio per questo esilarante ed irresistibile.
RARISSIMO perché… l’uscita era prevista in Italia dalla Warner Bros per il 18 aprile 2013, ma è stata rimandata a data da destinarsi (!)
Note: il film, trasmesso sul canale Premium Cinema il 9 maggio 2014 con il titolo Li’ncredibile Burt Wonderstone, non è MAI uscito in sala. 

Voto: 6 e ½

Paolo Dallimonti