Scheda film
Regia: Anthony Russo e Joe Russo
Soggetto: basato sugli albi a fumetti di Jim Starlin, George Pérez e Ron Lim
Sceneggiatura: Christopher Markus e Stephen McFeely
Fotografia: Trent Opaloch
Montaggio: Jeffrey Ford e Matthew Schmidt
Scenografie: Charles Wood
Costumi: Judianna Makovsky
Musiche: Alan Silvestri
Suono: John Pritchett
USA, 2018 – Fantastico – Durata: 149′
Cast: Karen Gillan, Elizabeth Olsen, Josh Brolin, Carrie Coon, Tom Holland, Scarlett Johansson, Chris Pratt
Uscita: 25 aprile 2018
Distribuzione: Walt Disney Pictures
Thanos da morire
Al terzo film sugli Avengers, la lega dei supereroi Marvel, il miracolo si compie. In occasione del decennale dei Marvel Studios – il primo film fu Iron man nel 2008 – ad evocarlo vengono chiamati i fratelli Anthony e Joe Russo, che già con buoni risultati si erano presi cura di Capitan America a partire dal secondo episodio con The winter soldier e che col terzo si erano ben destreggiati con i cross-over, tant’è che Civil war sembrava più un capitolo delle avventure degli Avengers stessi che del Capitano. Quindi, salutato Joss Whedon, chi meglio di loro per l’opera più definitiva – il termine non è casuale – sull’universo o, meglio, sugli Universi Marvel?
Dopo che gli ultimi membri del gruppo – i Guardiani della Galassia , Ant-Man, Doctor Strange, Spider-Man e Black Panther – sono stati presentati più o meno nelle loro rispettive pellicole da protagonisti, eccoli che si ritrovano tutti insieme appasionatamente a fronteggiare il nemico comune: quel Thanos (voce e movenze in motion-capture di Josh Brolin) comparso per la prima volta nella scena dopo i titoli di coda del primo Avengers e conosciuto meglio nel primo episodio dei Guardiani e padre adottivo di Gamora e Nebula. Un malvagio come pochi che vuole impossessarsi delle sei Gemme dell’Infinito, presentate già nella scena dopo i titoli di coda di Thor e in Capitan America – Il primo vendicatore per portare equilibrio nell’universo in modo permanente e su scala cosmica proprio come lui desidera.
C’è da premettere però che alla fine di Captain America: Civil war il gruppo fino allora conosciuto dei supereroi si era diviso. Così li ritroviamo, anche se presto dovranno mettere da parte tutti i rancori per combattere il nuovo nemico.
Nelle due ore e mezza i fratelli Russo non ci risparmiano i consueti combattimenti a suon di armi e botte e le immancabili distruzioni qua e là per l’universo, senza lesinare sulle location, andando dallo spazio a Wakanda, dalla fucina stellare dei “nani” à la Il signore degli anelli al pianeta dove è nascosta la Gemma dell’Anima fino ancora a Titan(o), ormai semidistrutto luogo natale di Thanos. Si riallacciano molti nodi di tutte le saghe dei singoli personaggi, compresi alcuni quasi dimenticati, con notevole effetto sorpresa.
Avengers: Infinity war è il film dell’equilibrio: tra tutti gli ormai numerosissimi personaggi, donando a ciascuno il giusto spazio in uno snodarsi di storie parallele perfettamente alternate; tra le emozioni, con risate e lacrime ben dosate, per battute sparate e drammi gravi che si compiono; tra i sentimenti, con relazioni tra padri e figli (più o meno putativi), tra amanti, tra nemici e amici, in mezzo ai tanti nodi che giungono al pettine; tra i colpi di scena, ben disseminati lungo il racconto, fino a quello sommo, alla fine, che aprirà scenari ancora indefiniti, tra vecchio (Nick Fury) e nuovo (Capitan Marvel?).
Voto: 7
Paolo Dallimonti