Scheda film
Titolo originale: Blockers
Regia: Kay Cannon
Sceneggiatura: Jon Hurwitz, Brian Kehoe, Eben Russell, Hayden Schlossberg, Jim Kehoe
Fotografia: Russ T. Alsobrook
Montaggio: Stacey Schroeder
Scenografie: Heather R. Dumas
Costumi: Sarah Mae Burton
Musiche: Mateo Messina
Suono: Robert Dehn
USA, 2018 – Commedia– Durata: 102′
Cast: Leslie Mann, Ike Barinholtz, John Cena,Kathryn Newton,Geraldine Viswanathan, Gideon Adlon, Graham Phillips, June Diane Raphael, Hannibal Buress, Gary Cole e Gina Gershon.
Uscita: 17 maggio 2018
Distribuzione: Universal Pictures
Tre figlie scatenate!
Lisa, Mitchell e Hunter sono tre genitori apprensivi che scoprono le intenzioni, non proprio rassicuranti, delle loro giovani figlie nel glorioso giorno del ballo di fine anno. Ma facciamo un passo indietro.
Lisa (Leslie Mann) è una madre single preoccupata dell’istruzione della figlia Julie (Kathryn Newton), la quale le ha nascosto che non andrà in un college vicino casa, bensì alla UCLA nella lontana e tentacolare Los Angeles. Altro genitore in pena è invece Mitchell (John Cena) muscoloso, atletico, quanto iperemotivo e piagnone padre della giovane Kayla. Infine Hunter (Ike Barinholtz) che dopo il disastroso e tormentato divorzio dalla moglie, entra ed esce dalla vita della piccola Sam. Le tre ragazze che si conoscono da sempre e sono amiche per la pelle, decidono di fare un patto, quello di perdere la loro verginità nel giorno più importante per gli adolescenti americani. Ma mentre Julie è felicemente innamorata e ricambiata da Austin, per le altre due ragazze la situazione è ben diversa. Kayla infatti pur di “togliersi il pensiero” e non arrivare al college da vergine, è disposta a concedersi a Connor, conosciuto come “il cuoco”, ossia il drug cook della scuola! Non meglio se la passa la giovane Sam che sa di essere lesbica, ma è disposta, pur di accontentare le amiche, a portare al ballo (e oltre), l’impacciato e innocuo Ciad.
La serata sembra rispettare i loro piani, quando per errore i tre genitori vengono a scoprire le intenzioni delle figlie, attraverso la chat delle ragazze, in un laptop lasciato incustodito.
Lisa, Mitchell e Hunter saranno costretti ad inseguire le scatenate liceali da festa a festa, ritornando giovani anche loro e sperimentando un po’ di tutto, compresa la pratica molto diffusa tra i millennials statunitensi di ubriacarsi con il “Butt Chugging”, ossia assimilare la birra in maniera non proprio ortodossa!
Tutto per fermare questa follia adolescenziale e per scoprire alla fine, che forse, in fondo, le ragazze non sono poi così immature come pensano i tre genitori.
L’opera prima della regista Kay Cannon, celebre per essere stata la sceneggiatrice della trilogia di Pitch Perfect, è una simpatica commedia slapstick che si inserisce nel filone Suxbad e 17 anni (e come uscirne vivi). Il primo per la comicità sboccata ed esilarante, il secondo per il modo in cui cerca di esplorare l’universo delle adolescenti, affrontando in maniera progressista, temi come l’omosessualità, il razzismo e i diritti delle donne.
Una commedia scanzonata e stupidotta, ma che riesce nel suo intento principale di far ridere. Ovviamente c’era da aspettarselo, considerando che di mezzo ci sono Jon Hurwitz/Hayden Schlossberg, la coppia di Harold & Kumar e dell’ultimo episodio di American Pie. Quindi i produttori Seth Rogen e Evan Goldberg, il che ci riporta nell’universo parallelo e cannaiolo di Judd Apatow, che per l’occasione però non ci mette la faccia, ma solo la moglie, appunto la splendida Leslie Mann.
Che il film sia il prodotto di un gruppo di amici, è evidente dalle precedenti collaborazioni tra i protagonisti di questa spensierata commedia, che saranno una dozzina. Dalla coppia Apatow/Mann al muscoloso John Cena (sempre più uno Swarzy 2.0) precedentemente diretto da Apatow in Un disastro di ragazza (Trainwreck) del 2015, ma anche Ike Barinholtz che ha recitato con Rogen in Cattivi vicini 1 e 2.
Persino alla Ost del film c’è una sorpresa, la canzone cardine della pellicola infatti è “Love Myself” della giovane attrice e cantante Hailee Steinfeld, che avevamo già visto in Pitch Perfect (della regista Kay Cannon) e soprattutto nel delizioso 17 anni (e come uscirne vivi).
Insomma per tirare le somme Giù le mani dalle nostre figlie forse non è un film da vedere con i vostri figli, perchè il tono da commedia politicamente scorretta è troppo spesso inondata da volgarità liceali di basso livello. Probabilmente la pellicola è anche un po’ troppo didascalica e prevedibile, ma come dicevamo prima riesce nel suo scopo principale: far ridere delle disgrazie altrui, che poi in fondo sono un po’ anche le nostre.
Voto: 6
Giuseppe Silipo