Scheda film
Titolo originale: Gotti – A Real Good father

Regia: Kevin Connolly
Soggetto e Sceneggiatura: Lem Dobbs e Leo Rossi
Fotografia: Michael Barrett
Montaggio: Jim Flynn
Scenografia: Patricio M. Farrell
Costumi: Mathew Kent-Lee
Musiche: Jorgè Gomez
Suono: Robert Dehn
USA/Canada, 2017 – Drammatico – Durata: 110’
Cast: John Travolta, Kelly Preston, Stacy Keach, Spencer Lofranco, Pruitt Taylor Vince, Will Demeo, Chris Mulkey
Uscita: 13 settembre 2018
Distribuzione: Eagle Pictures e Blue Swan

Il Capofamiglia

La vita del Boss Mafioso Italo Americano John Gotti raccontata attraverso i suoi ricordi

Il film diretto da Kevin Connolly rappresenta quello che è stato pubblicamente riconosciuto come un’imitazione mal riuscita dei migliori gangster-movies, dai più recenti C’era una volta in America e Quei Bravi Ragazzi sino ai classici come Nemico Pubblico e Scarface. La pellicola firmata dal regista di Long Island diventa fin da subito una sequenza di delitti narrati secondo un’analessi che vede come protagonista lo stesso Gotti, il quale suggerisce al pubblico come sia impossibile per chi ha trascorso una vita come la sua sfuggire a una morte violenta o al carcere. Dai primi anni ‘60 sino alla detenzione con un carcinoma pronto a fare giustizia delle troppe vittime lasciate lungo la propria strada, si snoda la vita di uno dei più spietati killer della Grande Mela. Con il corpo debitamente appesantito e con lo sguardo in camera Travolta c’introduce alla vita di un uomo che per sua stessa ammissione non si è mai pentito di nulla e che ha vissuto da criminale fino alla fine al punto di domandare al figlio maggiore di rifiutare un patteggiamento che lo avrebbe salvato da una sentenza molto più grave.

Travolta, rimasto affascinato dalla lettura del romanzo di John Gotti Jr. riguardante il tumultuoso rapporto che lo legava al padre, da molto tempo cercava di portare sul grande schermo la storia del sicario della famiglia Gambino, invogliato da un ruolo che in passato aveva dato fama ad attori del livello di Pacino e De Niro, ma che in tal caso non riesce a convincere del tutto, vittima anch’egli di una trama che strizza l’occhio a Scorsese, ma che si perde troppo spesso, e a lungo, nel rapporto fra padre e figlio senza lasciare capire se e chi sia il vero protagonista fra i due.

Voto: 5

Ciro Andreotti