Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Aneesh Chaganty
Fotografia: Juan Sebastian Baron
Montaggio: Nicholas D. Johnson
Suono: Aaron Bartscht
Scenografie: Robert Guard
Costumi: Emily Moran
Musiche: Torin Borrowdale
USA/Russia, 2018 – Poliziesco/Thriller – Durata: 100’
Cast: John Cho, Debra Missing, Joseph Lee, Michelle La, Sara Sohn, Steven Michael Eich, Ric Sarabia
Uscita: 18 ottobre 2018
Distribuzione: Sony pictures
Deep Web
La scomparsa inattesa di Margot, figlia sedicenne di David Kim, ingegnere vedovo di San Jose, fa immediatamente affidare il caso alla detective Rosemary Vick. David nel frattempo inizia a setacciare freneticamente il portatile di Margot muovendosi fra foto, profili Instagram, Twitter, Facebook e iniziando a contattare telefonicamente ogni persona trovata sul computer.
Pellicola rivelazione dell’ultimo Sundance film festival, osannata dalla critica e da un pubblico abituato a prodotti che possano essere assimilabili a spettacoli per le tv via cavo stile Netflix. Questa la breve storia dietro a un thriller claustrofobico e costruito seguendo dettami inconsueti, come l’uso esclusivo di mezzi tecnologici, e fra le pieghe del quale è facile rivedere le tracce del finto documentario in stile Blair Witch Project. Il ventisettenne Aneesh Chaganty, alla sua prima pellicola, dona linfa a un film costruito filtrando ogni inquadratura attraverso lo schermo di un pc o di una tv sintonizzata su un telegiornale. Ogni sguardo del protagonista, l’attore coreano John Cho, è uno sguardo sulla cam di uno smartphone e in collegamento telefonico con le amicizie di sua figlia Margot; in un perenne attraversamento delle tracce da lei lasciate su chat, nei social e nella cronologia del suo computer portatile. Il risultato finale è una pellicola che non ha nel cast la sua carta vincente, bensì nella solidità di una trama densa di colpi di scena e che rappresenta un climax ascendente a partire dall’infanzia della giovane Margot, rivista come sempre attraverso lo schermo di un computer. Fino ai giorni nostri, rappresentati da un caso di sparizione districato grazie alla tenacia di un genitore esperto d’informatica e di una detective molto ostinata. Stiamo parlando quindi di un eccellente thriller ma anche di un possibile nuovo modo di fare e vedere cinema, capace di sfruttare le nuove tecnologie come fonte primaria di narrazione e che potrebbe rappresentare una nuova frontiera per i film di questi anni e non solamente un semplice grimaldello narrativo.
Voto: 7
Ciro Andreotti