Scheda film

Regia: Fabio Segatori
Soggetto e sceneggiatura: Fabio Segatori, Paolo Columba
Fotografia: Gianmarco Vetrano
Montaggio: Ugo De Rossi
Scenografia: Valeria Cariglia, Francesca Sabeto
Costumi: Valeria Caprì
Musiche: Fabrizio Bondi
Italia, 2014 – Action-Comedy – Durata: 87’
Cast: Karin Proia, Federica De Cola, Giovanna D’Angi, Gianna Verdelli, Paride Acacia, Massimiliano Frateschi, Nino Frassica
Uscita: 19 giugno 2014
Distribuzione: Baby Films
Sale: 18

 Cannolo Connection

Spegnere il cervello e metterlo in ghiacciaia, lasciarsi andare alla visione e riattivare i neuroni solo dopo la fine dei titoli di coda: è quanto e quello che chiede alla platea di turno per l’ennesima volta, la terza per la precisione dopo Terra bruciata e Hollywood Flies, Fabio Segatori per il suo ritorno dietro la macchina da presa in un lungometraggio di finzione. A distanza di nove anni, il lupo continua a perdere il pelo ma non il vizio, ossia quello di insistere su un cinema di genere svuotato completamente di velleità autoriali per essere messo solo e soltanto al servizio di un intrattenimento a buon mercato. Una scelta che da decenni cineasti di diverse latitudini hanno sposato, ma colmando quel vuoto drammaturgico, narrativo e strutturale con una confezione e una veste stilistica e grafica di impatto ed efficacia visiva. Insomma, affidarsi allo spettacolo per distogliere l’attenzione della platea dall’assenza ingiustificata di un racconto e di personaggi ben delineati.
Se nelle esperienze precedenti, il regista e produttore aveva quantomeno cercato di assecondare il suddetto modus operandi, con Ragazze a mano armata la pochezza della messa in quadro va di pari passo con quella espressa nella stesura della sceneggiatura, a sua volta trasposizione cinematografica dell’omonima pièce teatrale scritta e diretta da Paola Columba. La pellicola racconta le disavventure quotidiane e straordinarie di tre oneste studentesse fuorisede di origini corleonesi che, durante una lite furibonda, inavvertitamente bruciano un borsone con un milione di euro. Lo aveva lasciato nel loro appartamento una bella rapinatrice in fuga. Minacciate da un malavitoso romano, saranno costrette a trasformarsi in improbabili rapinatrici, un po’ come il terzetto maschile protagonista di Scuola di ladri aveva fatto a suo tempo.
Il risultato è un action-comedy che diverte poco ed entusiasma altrettanto, a causa di un’azione che non brilla certo per adrenalina e coinvolgimento. Si assiste a un show di parossismo esasperato, con qualche spruzzata di grottesco, che nulla ha da spartire con i modelli orientali ai quali Segatori e il suo cinema strizzano inutilmente l’occhio. Citazioni e omaggi ai vari Tsui Hark o John Woo e alla loro perfetta commistione di toni, generi e registri, non trovano in Ragazze a mano armata le medesime corrispondenze ed espressioni sullo schermo, tanto nella messa in quadro quanto nell’architettura drammaturgica. Nemmeno il puntare su una storia quasi esclusivamente al femminile, che mette nel proprio baricentro esperte o improvvisate bad girl, sortisce gli esiti sperati, ossia gli stessi che Snyder, Rodrìguez, Tarantino e Korine hanno raggiunto armando fino ai denti le agguerrite amazzoni contemporanee protagoniste dei rispettivi Sucker Punch, Sin City, A prova di morte e Spring Breakers.
Tra improbabili cat fight, conflitti a fuoco, inseguimenti, cannoli a volontà, curve mozzafiato, effetti visivi posticci, si consuma la prova incolore di un regista che ha sparato a salve con un film che, nonostante il “miracolo” produttivo con il quale è stato realizzato (modalità low budget, poco meno di tre settimane di lavorazione, un cast privo di nomi di richiamo e una troupe di volenterosi under 30), appare di fatto totalmente privo di idee e ancora peggio di originalità su tutti i fronti. 

Voto: 4 e ½

Francesco Del Grosso