Scheda film
Titolo originale: Los cronocrímenes
Traduzione letterale: I crimini temporali
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Nacho Vigalondo
Fotografia: Flavio Labiano
Montaggio: Jose Luis Romeu
Scenografie: José Luis Arrizabalaga e Arturo García ‘Biaffra’
Costumi: Estíbaliz Markiegi
Musiche: Eugenio Mira
Suono: Asier González
Spagna, 2007 – Fantascienza – Durata: 92′
Cast: Karra Elejalde, Candela Fernández, Bárbara Goenaga, Nacho Vigalondo, Ion Inciarte
Uscita nel paese d’origine: 27 giugno 2008
Se una notte d’inverno un viaggiatore nel tempo
Héktor (Karra Elejalde), dopo aver raggiunto la moglie presso la loro casa di campagna, seduto su una sdraio e con un binocolo al collo inizia a vedere nei boschi degli strani fenomeni. Una ragazza che si spoglia, poi nuda e sdraiata esanime. Quando la moglie si allontana per una commissione, decide di inoltrarsi tra gli alberi per andare a vedere cosa stia accadendo realmente. Una volta trovata la ragazza, verrà colpito ad un braccio con un paio di forbici da un misterioso figuro con un cappottaccio e con il volto coperto da bende. Fuggendo da questi finirà in uno strano laboratorio dove a sua insaputa viaggerà indietro nel tempo di qualche ora. Sarà l’inizio di una sconvolgente serie di eventi nel tentativo di riafferrare la linea temporale smarrita…
Los cronocrímenes di Nacho Vigalondo, ormai datato 2007, è uno di quei piccoli gioielli in cui le idee dell’autore sono inversamente proporzionali al budget a disposizione. Ed è quindi la prova, risaputa, che per produrre dell’ottimo cinema servano appunto in primis brillanti idee.
Partendo dal principio di autoconsistenza di Novikov, secondo il quale il passato è immutabile ed è impossibile eseguire un’azione o provocare un evento che possa portare a un paradosso temporale, il film afferma in sostanza che il viaggio nel tempo non possa cambiare il passato, bensì che aiuti a realizzarlo.
Rimandando a fruttuose ricerche personali per approfondire l’affascinantissimo argomento, non possiamo dire altro sulla pellicola per evitare di rovinarne la fruizione e smontare i diversi colpi di scena che Vigalondo ha orchestrato nella sua astrusa sceneggiatura.
Impreziosita dalle scenografie, povere ma essenziali, curate anche da “Biaffra”, storico collaboratore di Alex De La Iglesia, la vicenda vuole anche essere una sottile metafora del cinema, che permette di essere visto all’infinito senza che la storia cambi. Non a caso ad interpretare lo scienziato che azionerà la macchina del tempo è il regista stesso.
Forse non basterà una visione per godere pienamente de Los cronocrímenes, ma sarà un piacere lasciarsi trascinare dal flusso (temporale) degli eventi, praticamente in assenza di effetti speciali, di un film che conquista lo spettatore con la stranezza e l’originalità degli eventi narrati, pur sotto il sigillo di una logica stringente!
RARISSIMO perché… Troppo astruso?… Ma troppo divertente!!
Note: pur passato al Trieste Film Festival nel 2007, il film non è MAI uscito in Italia.
Voto: 7 e ½
Paolo Dallimonti