Scheda film
Titolo originale: Chambre 212
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Christophe Honoré
Fotografia: Rémy Chevrin
Montaggio: Chantal Hymans
Scenografie: Stéphane Taillasson
Costumi: Olivier Bériot
Suono: Carlo Thoss
Francia/Belgio/Lussemburgo, 2019 – Commedia – Durata: 86′
Cast: Chiara Mastorianni, Benjamin Biolay, Vincent Lacoste, Kolia Abiteboul, Camille Cottin, Carole Bouquet, Stéphane Roger
Uscita: 20 febbraio/25 maggio 2020
Distribuzione: Officine UBU
Tanti uomini, una donna
Dopo vent’anni di matrimonio, Richard Warrimer (Benjamin Biolay) scopre che la moglie Maria Montemart (Chiara Mastroianni) lo tradisce. Lei decide di lasciare il domicilio coniugale e di trasferirsi nell’hotel di fronte, dal quale avrà una vista privilegiata sul suo appartamento, su Richard e sul loro matrimonio. Nella stanza 212 Maria riceverà delle visite inattese dal suo passato, con le quali rivivrà i ricordi di amori sognati e perduti in una magica notte che le cambierà la vita.
Uscito in sala il 20 febbraio scorso, ma poi subito bloccato dall’emergenza Covid, il film di Christophe Honoré tenta ora la carta dell’on-demand sulle piattaforme online per recuperare il tempo perduto. Nominata “Film della critica” dal Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici Italiani, la pellicola vede il grande ritorno di Chiara Mastroianni, figlia del grande Marcello e di Catherine Deneuve, vincitrice nella sezione “Un certain regard” del 72° Festival di Cannes del premio come miglior attrice per il ruolo di Maria, al centro di una storia scritta intorno a lei e al coprotagonista Benjamin Biolay.
Lo stile scelto dal regista Honoré (Quella peste di Sophie) è molto originale, benché di ampio stampo teatrale, mischiando ironia ed espedienti narrativi audaci, come ha avuto modo di sottolineare il SNCCI, conducendo una commedia sentimentale assai atipica, con qualche eco di Nouvelle Vague, alludendo anche al melodramma ed alla favola fantastica e scivolando anche in un raffinato erotismo.
Non mancano gli omaggi al cinema (una multisala fa capolino sotto l’albergo e di fronte campeggia un ristorante “Rosebud” di wellesiana memoria), ma il tutto rischia di rimanere un freddo esperimento, un esercizio di molteplici stili, riscaldato soltanto dalle interpretazioni degli attori e aggravato dalla piattezza dell’inevitabile doppiaggio italiano.
In tempi di isolamento forzato, per fortuna ormai verso la fine, la storia di una donna che si isola volontariamente per guardare dall’esterno la propria vita e le proprie storie d’amore passate potrebbe comunque essere un discreto spunto di riflessione. Non per tutti.
Note: dal 25 maggio 2020 il film sarà diponibile on-demand sulle principali piattaforme online, tra cui MioCinema e #iorestoinSALA.
Voto: 6
Paolo Dallimonti