Scheda film

Regia e soggetto: Antonio Morabito
Sceneggiatura: Antonio Morabito, Michele Pellegrini e Amedeo Pagani
Fotografia: Duccio Cimatti
Montaggio: Francesca Bracci
Scenografie: Isabella Angelini
Costumi: Sabrina Beretta
Musiche: Andrea Guerra
Italia/Svizzera, 2013 – Drammatico – Durata: 105′
Cast: Claudio Santamaria, Evita Ciri, Isabella Ferrari, Marco Travaglio
Uscita: 30 aprile 2014
Distribuzione: Istituto Luce – Cinecittà

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Bruno è un informatore medico che sta attraversando un periodo di crisi matrimoniale e lavorativa molto profonda. La Zafer, la società per la quale lavora, esige un maggior numero di vendite, pena il suo licenziamento. Al tempo stesso la moglie desidera avere un figlio, un figlio che Bruno non vuole.
Cosa sia il comparaggio ce lo spiega Antonio Morabito qua al suo primo lungometraggio dopo tanta gavetta fatta a suon di documentari e di aiuti in cabina di regia. Per il suo primo film Morabito sceglie di narrare un tema sempre d’attualità, che l’accomuna al Giuseppe D’Agata de “Il medico della mutua”, ma sullo schermo non c’è Alberto Sordi a interpretare il Dottor Guido Tersilli, bensì un Claudio Santamaria in grande spolvero; e assieme a lui la tremenda capo-area interpretata da Isabella Ferrari, capace di dare vita a un personaggio anche più abbietto del Bruno Donati interpretato dall’attore romano, che per preparasi ha veramente preferito estraniarsi dal resto della troupe trascorrendo lunghe pause solitarie esattamente come quelle che un informatore o, per meglio dire, un rappresentante deve attraversare nelle sue lunghe giornate fatte di attese nelle sale d’aspetto di ambulatori ed ospedali. Pause alle quali Bruno aggiunge ricerche presso farmacie compiacenti, serate passate davanti a internet alla ricerca di agganci e informazioni per entrare nelle grazie di un famoso oncologo, il dottor Malinverni interpretato magistralmente da un inedito, per il grande schermo, Marco Travaglio.
Un film denuncia e al tempo stesso che narra la storia di un informatore come tanti, meno abbietto di quel che pare ma che per poter sopravvivere nel difficile mondo della vendita di farmaci è disposto a tutto, perfino a strumentalizzare il rapporto con sua moglie. Una pellicola da vedere, ma con il giusto distacco, capendo, come viene affermato dallo stesso Morabito nei titoli di coda, che molte sono le persone che professionalmente riescono a svolgere con correttezza un lavoro così delicato e difficile come quello di (informatore) medico. 

Voto: 9

Ciro Andreotti