Scheda film
Titolo originale: Une intime conviction
Regia: Antoine Raimbault
Soggetto: da un’idea originale di Antoine Raimbault e Karim Dridi, basata su fatti realmente accaduti
Sceneggiatura: Antoine Raimbault e Isabelle Lazard
Fotografia: Pierre Cottereau
Montaggio: Jean-Baptiste Beaudoin
Scenografie: Nicolas De Boiscuillé
Costumi: Isabelle Pannetier
Musiche: Grégoire Auger
Suono: Fred Meert e Alek Goosse
Francia/Belgio, 2018 – Drammatico – Durata: 110′
Cast: Marina Foïs, Olivier Gourmet, Laurent Lucas, Jean Benguigui, François Fener, François Caron, Philippe Dormoy
Uscita in sala: 30 luglio 2020
Distribuzione: Movies Inspired
La ricetta del delitto impefetto
Nora (Marina Foïs), di professione cuoca, è stata tra i giurati del processo a Jacques Viguier (Lauren Lucas), accusato dell’omicidio di sua moglie, e non riesce togliersi dalla testa la convinzione della sua innocenza. Intimamente decisa circa la possibilità di un errore giudiziario, persuade un principe del foro, il ruvido avvocato Dupond-Moretti (Olivier Gourmet), ad assumere la sua difesa nel processo d’appello. Mentre il cappio si stringe attorno all’imputato, la ricerca della verità da parte di Nora, che inizia a collaborare attivamente con il legale, si trasforma in un’ossessione…
Il debutto nel lungometraggio di Antoine Raimbault si ispira ad un caso di cronaca tristemente noto in Francia e protrattosi per lunghi anni, quello appunto del vero Jacques Viguier, accusato della scomparsa della propria consorte. Il film, che pone molte domande, ma dà pochissime risposte, vuole essere una riflessione sulla Giustizia in generale come anche sul sistema giudiziario francese. Gli sceneggiatori (lo stesso regista con Isabelle Lazard), hanno creato il personaggio di Nora per dare più ampio respiro alla vicenda e per assumere un punto di vista oggettivamente estraneo ai fatti. Personaggio che racchiude in realtà, almeno in parte, anche la storia dello stesso Raimbault, che si era appassionato all’accaduto ed era andato, in veste di emissario della famiglia Viguier, a trovare Dupond-Moretti, il quale a sua volta è anche un attore che ha partecipato a diversi film, naturalmente sempre in parti di legale.
La pellicola cerca di esplorare la storia a 360°, mantenendo inalterati tutti i nomi e portando anche elementi reali nel film, come i disegni dei figli, ma crea un artificio di finzione per essere più libero e per trasformare una vicenda umana e personale in una universale, facendo riflettere su come la sete di giustizia, anche se in buona fede, possa generare mostri e condurre a ripetere gli stessi errori pur su personaggi differenti. Magistrale in questo l’arringa finale di Dupond-Moretti che sembra tuonare contro tutte le parti, innocentisti o giustizialisti che siano.
Grazie ad un montaggio spesso serrato che frammenta l’azione e ad una cast eccezionale, sul quale spiccano i due protagonisti, Martina Foïs e Olivier Gourmet, Una intima convinzione si presenta al pubblico come un interessante film da scoprire.
Voto: 6 e ½
Paolo Dallimonti