Introduzione. Dal 17 al 21 marzo 2021 sull’apposito sito http://www.irishfilmfesta.org collegandosi da lì alla piattaforma IFI dedicata, sarà possibile vedere gratuitamente tre film, due di finzione e un documentario, per non rinunciare anche quest’anno al meglio della produzione indipendente irlandese.
Arracht (Monster) (Tomás Ó Súilleabháin/Tom Sullivan). Irlanda, 1845. All’epoca della grande carestia Colmán Sharkey, pescatore, padre e marito, su richiesta del prete del posto, accoglie uno sconosciuto, Patsy, un soldato che ha combattuto nelle guerre napoleoniche. Quando si recherà con lui e con suo fratello dal padrone per chiedere di pagare meno tasse, l’uomo rivelerà tutta la sua violenza, precipitando Colmán verso l’orlo della sopravvivenza e della sanità mentale. Solo l’incontro con una bambina che ha un legame con lui e con Patsy, riuscirà a salvarlo. Ma l’oscuro passato insegue entrambi… Film del 2019, recitato quasi esclusivamente in gaelico, Arracht si apre e si chiude in maniera circolare, avvincendo lo spettatore con le sue vicende violente e disperate. Un quasi horror che narra in maniera a tratti poetica una vicenda crudele, di caduta e riscatto (e di nuovo caduta), sullo sfondo di un tragico evento reale. Voto: 7 e ½
The hunger: The story of the irish famine (Ruàn Magan). Ottimo corollario al film di Tom Sullivan, il documentario si basa sul libro “Atlas of the great irish famine” ed è andato in onda nel 2020 in occasione del 175° anniversario della carestia, prodotto della televisione pubblica irlandese RTÉ, in collaborazione con il canale ARTE e lo University College Cork. Il film, narrato dall’irlandesissimo Liam Neeson, mette bene in evidenza come gli eventi tragici che affamarono letteralmente il territorio irlandese portarono alla fine alla sua indipendenza dalla matrigna Inghilterra. Ed in epoca di pandemia da Covid-19 i fatti narrati assumono un tono alquanto più sinistro. Voto: 7
Wildfire (Cathy Brady). Una sorella ritorna a casa dalla più grande, dopo aver fatto perdere le sue tracce per anni. Nel loro passato un padre morto troppo presto in un attentato dell’IRA e una madre molto particolare perita in un misterioso d’auto, ma forse suicidatasi… Lungo il sottile crinale tra follia e normailità si muovono le vicende di Kelly e Lauren, due sorelle bisognose di un amore che nessuno fin lì è riuscito veramente a dare loro. Anche Cathy Brady, come il regista di Arracht, racconta una storia tra sogno e realtà, pure qui ai confini dell’horror, complice forse in questo la magica terra d’Irlanda. La pellicola in alcuni momenti sembra smarrire la direzione del racconto, ma non perde per questo di fascino. La bellissima interprete di Kelly, Nika McGuigan, è morta a soli 33 anni nel 2019, aggredita nuovamente da una leucemia che era riuscita a sconfiggere in adolescenza. Voto: 7
Conclusione. L’Irish Film Festa non ha saltato anche in quest’anno difficile l’appuntamento con i suoi spettatori. Pur in edizione ridotta è riuscito a regalare uno scorcio di una cinematografia interessante, sia per gli insostituibili paesaggi che per attori dai volti unici, in un matrimonio straordinario. Solo tre film, ma uno più bello dell’altro. Chapeau!
Dal nostro inviato Paolo Dallimonti.