Questo bizzarro dramma iraniano riesce a mescolare criminali commercianti di piccioni, bambini armati di armi, rifugiati afghani, una scuola inadempiente e una caccia al tesoro ad alta tensione in meno di 100 minuti. Il risultato è una storia molto intricata, ma piena di tensioni, emozioni e cinema di alto livello, tra i film migliori di Venezia 2020.
Ali (Rouhollah ), Mamad (Seyed ), Abolfazl (Abolfazl) Shirzad e Reza (Mani ) hanno circa 10 anni e trascorrono la maggior parte del loro tempo insieme. Il quartetto minorile intraprende attività criminali minori (come il furto di parti di automobili) al fine di raccogliere fondi per la loro sopravvivenza. Frequentano anche la Sun School  un’istituzione educativa per bambini senzatetto, che tenta di rimetterli sulla “retta via” come dicevano i nostri nonni. Sono sotto la supervisione di tre presidi e bidelli affettuosi . La scuola sta lottando per sopravvivere come scopriamo strada facendo nel film.
Il premuroso Ali è il protagonista del film. Si occupa finanziariamente di sua madre malata che vive in una sorta di istituto di salute mentale. Ed è alla ricerca di un tesoro sepolto sotto l’edificio scolastico. Mamad è un rifugiato afghano e ha una sorella di nome Zahra (Shamila Shirzad), che sopravvive vendendo cianfrusaglie nell’affollato sistema metropolitano di Teheran. Mamad e Zahra sono molto preoccupati per la deportazione.
La Sun School sta affrontando lo sfratto dalla grande villa dove si tengono le lezioni. Tale evento scatena una rivolta, poiché gli alunni – debitamente incoraggiati dai presidi – saltano prontamente i muri e le porte e occupano l’edificio.  Risultato ottenuto di breve termine per la scuola purtroppo…
La caccia al tesoro, tuttavia, è il pilastro principale del film: un Ali posseduto si fa strada  attraverso un’infinità di tunnel e strutture sotterranee, scavando come un carcerato in fuga da Alcatraz. A un certo punto, un adulto lo assiste.  A tratti il film è strutturato come un film d’avventura per bambini, ma gli elementi di droga e violenza suggeriscono che non è affatto rivolto ai bambini. Sun Children (aka The Sun) ha un opera molto ibrida, che avrà accoglienza difficile presso il grande pubblico, ma risonanza certa tra appassionati di cinema d’autore e di emozioni anche semplici e infantili.

Da vedere

Voto 7,5

VC