Scheda film
Regia: Eleonora Ivone
Sceneggiatura: Angelo Longoni e Eleonora Ivone
Fotografia: Patrizio Patrizi
Montaggio: Mauro Bonanni
Scenografie: Fabrizio Vitale
Costumi: Rosanna Sisto
Musiche: Niccolò Agliardi
Italia, 2021 – Thriller/Commedia – Durata: 96′
Cast: Gianmarco Tognazzi, Vanessa Incontrada, Elena Cotta, Francesco Pannofino, Jonis Bascir, Eleonora Ivone, Alessandro Haber
Uscita: 15 maggio 2021
Distribuzione: Felix Entertainment
Ostaggi vostri
Marco (Gianmarco Tognazzi), un imprenditore in difficoltà economiche, vistosi spacciato, tenta una rapina per ripianare i suoi debiti, ma il colpo va storto, anche per la sua inesperienza, e l’uomo si ritrova a rifugiarsi nel negozio di un fornaio prendendo in ostaggio tutti i presenti. Mentre la polizia fuori si divide tra interventisti e mediatori, rispettivamente il commissario (Alessandro Haber) e la negoziatrice Anna (Eleonora Ivone), nella bottega conosciamo i reclusi loro malgrado: Ambra (Vanessa Incontrada), un’ex infermiera, ora prostituta “in proprio”, Regina (Elena Cotta), una pensionata cardiopatica dai guizzi rivoluzionari, Remo (Francesco Pannofino), il panettiere pavido e aggressivo, Ismail (Jonis Bascir), un venditore somalo saggio. La situazione inizia a farsi presto tragicomica…
Tratto dall’omonima commedia teatrale scritta da Angelo Longoni, qui anche co-sceneggiatore insieme alla regista Eleonora Ivone, Ostaggi funzionava sicuramente meglio a teatro, dove le parole, come le battute di Ismail/Jonis Bascir, avevano un suono e un peso molto diverso. Portata su grande schermo, resta sempre una situazione fin troppo da camera, pure se inserita in una cornice appena più ampia, e sporcata con un po’ di elementi d’azione, come la polizia schierata e la rapina iniziale.
Purtroppo, pur essendo l’esordio alla regia di un’attrice, Eleonora Ivone, Ostaggi non offre però particolari guizzi registici, risultando anche abbastanza rozzo nella messa in scena e non brilla neanche per quanto riguarda la recitazione. I personaggi sono troppo stereotipati per funzionare sul grande schermo e anche i loro interpreti non appaiono al meglio delle loro possibilità, poiché mal diretti, la stessa ttrice/regista sopra tutti.
Le tante istanze sociali e di denuncia, di cui la pellicola vorrebbe farsi latrice, svaniscono tra le banalità che i cinque ostaggi, più uno, ostaggio di se stesso, sciorinano durante il film. I pochi momenti di pathos servono solo a diluire una sceneggiatura priva idee che non diverte né intrattiene. L’idea di accostarsi a capolavori giganteschi come Un pomeriggio di un giorno da cani, citandolo, alla fine fa solo tenerezza.
Note: il film esce il 15 maggio su Sky Prima Fila Premiere
Voto: 6
Paolo Dallimonti