Scheda film
Regia: Florian Zeller
Soggetto: dalla commedia teatrale di Florian Zeller
Sceneggiatura: Christopher Hmpton e Florian Zeller
Fotografia: Ben Smithard
Montaggio: Yorgos Lamprinos
Scenografie: Peter Francis
Costumi: Anna Robbins
Musiche: Ludovico Einaudi
G.B./Francia, 2020 – Drammatico – Durata: 97′
Cast: Anthony Hopkins, Olivia Colma, Mark Gatiss, Olivia Williams, Imogen Poots, Rufus Sewell, Ayesha Dharker
Uscita in sala: 20 maggio 2021
Distribuzione: BIM
La casa del padre
Anthony (Hopkins) ha 81 anni e vive da solo nel suo appartamento londinese, rifiutando tutte le persone che sua figlia Anne cerca di imporgli. Presto però Anne non potrà più andarlo a trovare tutti i giorni, poiché ha preso la decisione di trasferirsi a Parigi con un uomo che ha appena conosciuto…
Ma se è così, allora chi è l’estraneo che piomba all’improvviso nel soggiorno della casa di Anthony, sostenendo di essere sposato con Anne da oltre dieci anni? E perché invece lui afferma con tanta convinzione che quella dove vive è casa sua e della figlia? Eppure Anthony è sicuro che quello sia il suo appartamento. Sembra esserci nell’aria qualcosa di strano, come se il mondo ad un tratto avesse smesso di seguire le regole abituali. Smarrito in un labirinto di domande senza risposta, Anthony cerca disperatamente di capire che cosa stia succedendo attorno a lui…
Vincitore del premio Oscar come miglior attore a Anthony Hopkins e quale miglior sceneggiatura non originale a Florian Zeller e Christopher Hampton, The father è tratto dall’opera teatrale “Il padre” (Le père), scritta dallo stesso Zeller e andata in scena per la prima volta a Parigi nel 2012, iniziando già così a fare incetta di premi.
Forte quindi di una scrittura inattaccabile, una vera e propria sceneggiatura “di ferro”, di un montaggio serrato e spregiudicato e di interpretazioni magistrali, non solo da parte di Anthony Hopkins, ma di tutto l’intero cast, da Olivia Colman a Imogen Poots, da Olivia Williams a Rufus Sewell, il film accompagna lo spettatore attraverso la frammentazione della psiche del protagonista, ponendoci in forte empatia con lui.
Se a teatro l’enigmaticità di personaggi, che appaiono e scompaiono o sembrano trasformarsi in altri, risultava stupefacente, anche nella trasposizione cinematografica si fatica a capire che cosa stia accadendo in questo potente dramma da camera, anche se gli indizi sono ben evidenti e la soluzione non lontana.
The father offre una lezione indimenticabile di cinema, tra scrittura, montaggio e recitazione,, sfiorando tratti quasi horror e raccontando quale reale orrore possa essere la degenerazione patologica di una mente umana.
Voto: 8
Paolo Dallimonti