Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Antonio Méndez Esparza
Fotografia: Barbu Balasoiu
Montaggio: Filippo Conz
Scenografie: Priscila Charles Calderón
Musiche: Copa Kings
Suono: Luis Argüelles
Spagna/USA/Messico, 2012 – Drammatico – Durata: 110′
Cast: Pedro De Los Santos, Teresa Ramírez Aguirre, Lorena Guadalupe Pantaleón Vázquez, Heidi Laura Solano Espinoza, Néstor Tepetate Medina, Carolina Prado Ángel
Uscita: 12 dicembre 2013
Distribuzione: Cineclub Internazionale Distribuzione
Dolenti note
Pedro (De Los Santos) è appena rientrato a Copa (nella realtà Copanatoyac), il suo villaggio sito nello stato di Guerrero, tra le montagne del Messico, dopo aver lavorato per anni negli Stati Uniti. Mentre torna a faticare nei campi, i soldi messi da parte come emigrante gli consentiranno di assicurare un discreto futuro alla moglie ed alle due figlie, cresciute e purtroppo distanti, ed anche di coltivare un sogno: suonare con la sua band, i Copa Kings. Nel frattempo Pedro per la stessa passione conosce un ragazzo in cui gli sembra di rivedere se stesso: ha le sue medesime aspettative di un tempo e vorrebbe tentare anche lui la fortuna oltre il confine…
Qui e là è il debutto nel lungometraggio di finzione di Antonio Méndez Esparza, regista vissuto negli ultimi due lustri tra Madrid, New York ed il Messico. Realizzato al culmine di cinque anni di lavoro, tra il sostegno allo script da parte del Sundance e quello per le riprese venuto da una compagnia spagnola ed una statunitense, il film, nelle parole dello stesso regista, è un’opera “sulla casa, sul sentirsi a casa pure se ne sei lontano”. Affascinante miscuglio di realtà e finzione, in cui, tranne le ragazze che interpretano le figlie, i protagonisti principali sono veri, reali – Pedro De Los Santos aveva lavorato anche al cortometraggio precedente del regista, Una y otra vez – Qui è là è stato girato seguendo una rigida sceneggiatura, ma anche lasciando che luoghi, personaggi e situazioni prendessero il sopravvento, evolvendo verso un maggiore senso di realtà.
Ramon Méndez Esparza riesce abilmente a descrivere il presente incastonandolo tra quel passato e quel futuro che, per un messicano del ceto medio-basso come Pedro, è sempre rappresentato dagli ingombranti Stai Uniti.
Sorta di commedia agrodolce d’essai, la pellicola è ulteriormente alleggerita nei toni e nelle modalità della messa in scena dalla musica, facendone non a caso il prodotto natalizio scelto “ad hoc” da Cineclub Internazionale Distribuzione per fronteggiare i numerosi blockbuster schierati al debutto in sala, forte anche dei numerosi premi raccolti nei festival di mezzo mondo.
RARO perché… è un film che parla di emigrazione e sogni…
Voto: 7
Paolo Dallimonti