Scheda film
Regia: Francesco Del Grosso e Matteo Balsamo
Sceneggiatura: Francesco Del Grosso
Fotografia: Gianluca Sacchi
Montaggio: Roberto Mariotti
Musiche: Paolo Fosso
Suono: Pablo Pulidori, Mauro Lafratta, Roberto Marelli, Daniele Guarnera
Italia, 2021 – Documentario – Durata: 83′
Cast: Isabella Balena, Giorgio Bianchi, Ugo Lucio Borga, Francesco Cito, Pietro Masturzo,
Gabriele Micalizzi, Arianna Pagani, Franco Pagetti, Sergio Ramazzotti, Andreja Restek,
Massimo Sciacca, Livio Senigalliesi, Francesca Volpi
Uscita in sala: 10 giugno 2021
Distribuzione: Trent Film
L’inferno in differita
In una camera oscura qualcuno sta portando dalla pellicola alla carta, man mano che si presentano a noi in video, le immagini di tredici fotoreporter, stampandoci bene in mente i loro nomi che scorrono via via sullo schermo.
Tredici tra uomini e donne, che con i loro scatti hanno mostrato l’inferno, gli orrori, le sofferenze e le cicatrici indelebili della guerra. Le voci, le fotografie e i ricordi di uomini e donne diventano le tappe di un viaggio fisico ed emozionale tra passato e presente. La prima linea non è solo dove si spara e cadono le bombe, ma ovunque si “combatte” quotidianamente per la sopravvivenza…
Passato a numerosi festival, tra cui l’edizione 2021 dell’International Filmmaker Festival of New York, dove ha vinto come “miglior documentario”, il film di Francesco Del Grosso e Matteo Balsamo approda finalmente in sala dal 10 giugno.
Frutto di un appassionato e lungo lavoro svoltosi prima del lockdown 2020 (le riprese) e anche in piena pandemia (il montaggio e il resto della post-produzione), l’opera, come ha affermato lo stesso Del Grosso, ha avuto una seconda regia nella selezione delle circa sessanta ore di girato, avvalendosi del fondamentale apporto di Roberto Mariotti al montaggio, che ha suggerito la chiave di lettura del materiale, ossia il rapporto tra i fotografi e le loro foto.
Come se si trattasse di un unico personaggio con 13 facce, i racconti dei reporter insieme alle immagini da loro scattate si dipanano incastrandosi abilmente in una sola storia corale dalle tante e diverse sfumature.
L’intenzione, pienamente riuscita, dei due registi era proprio quella di fornire una visione del fotoreporter interamente e schiettamente umana, lontana da quegli stereotipi cinematografici che li vedono supereroi adrenalinici e impavidi, un po’ come il Guy Hamilton di Un anno vissuto pericolosamente o il David Locke di Professione: reporter. Sono invece uomini, donne, giovani, di mezza età, mossi dalla curiosità e dalla necessità di informare, per i quali la paura è un salvavita: guai a non averne!
Del Grosso e Balsamo, grazie anche ad un interessante uso degli effetti sonori, ci conducono nell’orrore degli eventi bellici degli ultimi trent’anni, mostrandoci qualche filmato, ma soprattutto le foto scattate dai protagonisti, sfatando molti luoghi comuni e raccontando la dignità di un mestiere difficile, ma possibile, fatto da persone vere.
Voto: 8
Paolo Dallimonti