All’indomani dell’armistizio, il “Circo Mezzapiotta” si aggira per la capitale. Guidati dal paterno Israel (Giorgio Tirabassi), sulla ribalta si esibiscono (Pietro Castellitto), baciato dalla sorte col dono di addomesticare e dominare sulla scena lucciole e altri insetti meno gradevoli; ), nano dalle prodezze magnetiche, in grado di attrarre a sé ogni metallo; Fulvio (Claudio Santamaria), una specie di uomo lupo gentile, ma dalla forza straordinaria; e, last but not least, Matilde (la straordinaria Aurora Giovinazzo), dotata del pericoloso potere dell’elettricità, fragile e ingenua, quanto, strabiliante e pericolosa. Mentre i nazisti iniziano a rastrellare ebrei e diversi, Franz (Rigoski), fratello di un importante graduato tedesco, ha visioni del futuro assumendo etere e ha “visto” che il quartetto potrebbe essere l’arma finale del Terzo Reich…
Atteso al varco dopo il fortunato e riuscito esordio con Lo chiamavano Jeeg Robot, con aspettative portate alle stelle dopo un anno di ritardo causato dalla pandemia da Covid-19, Gabriele Mainetti, dopo essere passato a Venezia 2021 nella Selezione ufficiale e aver diviso la critica, approda nelle sale italiane il 28 ottobre.
Diciamo subito che Freaks out infrange la regola dell’opera seconda, proponendosi come opera ambiziosa, ma indubbiamente riuscita. Diciamolo: un film così in Italia non lo aveva mai fatto nessuno, con una tale quantità di temi e di personaggi e con una moltitudine di effetti speciali che sembrano usciti dritti dritti da un blockbuster hollywoodiano.
Mainetti, affiancato dal fido sceneggiatore Nicola Guaglianone, sfugge alla trappola in cui incappò Salvatores con i due capitoli de Il ragazzo invisibile, ossia quella di strizzare l’occhiolino alle suddette produzioni d’oltreoceano prendendone in prestito – ad essere buoni – situazioni e soluzioni, finendo per fotocopiare gli X-Men. Qua invece Mainetti, porgendo il fianco a numerose critiche, connota volutamente i personaggi col dialetto, da Roma in giù, proprio per farne un prodotto inequivocabilmente nazionale.
VC PD