Scheda film
Regia: Sergio Basso
Soggetto: Sergio Basso, Marianna Cappi, Marina Polla De Luca; da un’idea di Marina Polla De Luca
Sceneggiatura: Sergio Basso, Marianna Cappi e con la collaborazione di Marina Polla de Luca
Fotografia: Francesco Di Giacomo
Montaggio: Davide Vizzini
Scenografie: Mauro Vanzati
Costumi: Nicoletta Ercole
Musiche: Pivio & Aldo De Scalzi
Suono: Davide Pesola
Italia/Russia, 2014 – Commedia – Durata: 94′
Cast: Cristiana Capotondi, Andrey Chernyshov, Olga Pogodina, Rachele Cremona, Andrea Pittorino, Laura Gaia Piacentile, Bonny Mappilamattel
Uscita: 20 febbraio 2014
Distribuzione: AcademyTwo
Vietato ai maggiori
Matilde (Laura Gaia Piacentile) è innamorata di Tobia (Andrea Pittorino); a Tobia lei piace, ma non si è mai dichiarato. Katerina (Anna Potebnya) e Aleksej (Maxim Bychkov) vengono dalla lontana Russia ed il loro legame è più che saldo, da quando si conobbero in aereo molto tempo prima. Ajit (Bonny Mappilamattel) insieme al suo amico immaginario è segretamente innamorato di Matilde.
Sembrerebbe la trama di un’intricatissima telenovela sudamericana, ma sono i normali, quotidiani “amori elementari” di un gruppo di amichetti, al centro del film di Sergio Basso, già apprezzato autore del documentario Giallo a Milano.
Mentre i maschietti giocano ad hockey e stanno per trasferirsi a Mosca per competere in un quadrangolare sotto la guida di Ivan (Andrey Chernyshov) e le femminucce pattinano allenate dall’istruttrice Sara (Cristiana Capotondi), come una palla lanciata in porta dall’attaccante o una lama tagliente sul ghiaccio arriva Agata (Rachele Cremona), al seguito del padre trasferito da poco: lei è diversa da tutte le altre e per Tobia è un vero e proprio colpo di fulmine…
La pecca principale di Amori elementari – se di pecca vogliamo parlare – è quella di aver individuato un target ben definito e, soprattutto, che ciò non sia stato compreso da molti. Il pubblico ideale di una storia come questa è quella dei preadolescenti, con tutto quello che ne deriva: protagonisti con visini puliti puliti da spot pubblicitario, montaggio frenetico ed accelerazioni tipiche delle fiction destinate a quel taglio d’età, ingenuità e smancerie, mondo degli adulti messo in periferia (anche se in questo caso non troppo, poiché Sara ha sussulti e tumulti amorosi non molto inferiori alle sue allieve e Ivan ha qualche problema con la moglie).
A Basso non è mancato neanche il budget che gli ha permesso di girare in Russia e di usare mezzi espressivi quali dolly e carrelli.
Il suo film però, malgrado la scelta della tematica a carattere universale, ossia lo sport, può parlare, in particolare per scelte formali ed espressive, solo ad un pubblico coevo ai suoi piccoli protagonisti, che riuscirà ad intattenere in maniera egregia. Si astengano perciò spettatori oltre i dieci o si sacrifichino, in silenzio, ad accompagnare i loro giovanissimi figli o fratelli.
Voto: 6
Paolo Dallimonti