Scenes From A Marriage, la reinterpretazione di Hagai Levi della miniserie svedese di Ingmar Bergman del 1973, ha un’apertura improbabile. Quattro delle serie di cinque episodi iniziano con il trambusto del backstage, dove vediamo i preparativi per creare una scena. Metacinema un classico.
Mentre una troupe indaffarata, si precipita sul set, sentiamo un annuncio pubblicitario che chiede a “Jess” (Jessica Chastain) a che ora vorrebbe pranzare.
È un espediente che Levi usa ripetutamente, ad eccezione dell’ultimo episodio. A quale scopo, non è sempre chiarissimo in verità anche se qualcuno parla di metacinema. Darci questo assaggio di ciò che fondamentalmente sono le persone che si preparano per il lavoro, sembra essere uno sforzo per minare le “scene” emotivamente coinvolgenti che stanno per svolgersi. In questo adattamento del lavoro di Bergman, Chastain e Oscar Isaac interpretano Mira e Jonathan, una coppia sposata da 10 anni. Questo è l’inizio di una lenta dissoluzione del loro matrimonio, anche se fanno grandi sforzi per rispondere in modo veritiero alle domande di uno studente di dottorato che scrive un articolo sui matrimoni monogami. Vediamo una Mira in difficoltà che cerca di elaborare le domande, mentre Jonathan sembra intellettualizzare eccessivamente il loro matrimonio. Il ritmo è in crescendo costante e coinvolge lo spettatore senza dargli molte tregue e con la curiosità di vedere dove va a parare il regista.

Jonathan, che è cresciuto come ebreo ortodosso, ha bisogni emotivi di cui non è a conoscenza e non ha mai voluto affrontarli completamente. E Mira, pur volendo dimostrare a sua madre tre volte sposata che ha davvero il “gene del matrimonio”, ha affrontato il suo stesso matrimonio lottando fino a quandotutto implode. Levi ha invertito i ruoli di genere nel suo adattamento. Mettendo la donna in queste scarpe da manager, Levi rende questo personaggio più complesso. Jonathan, un professore di filosofia, che lavora da casa ha assunto il ruolo di “baby sitter” della loro figlia di cinque anni. Vedere un matrimonio diventare brutto era una novità negli anni ’70, quando Bergman creò l’originale.
Questo prendersi mollarsi prendersi è uno degli aspetti forse piu moderni della trama anche se quindi per Levi, nel rifare l’originale, una sfida chiave sarebbe stata quella di renderlo contemporaneo. E quindi  il “divorzio” non dovrebbe piu essere il punto di svolta principale della storia, anche se comunque continua ad esserlo. Non devi aver visto l’originale di Bergman per provare un senso di déjà vu. La coppia principale, che si conosce dai tempi del college nella vita reale, condivide un’innegabile chimica. Nella serie, però, interpretano una coppia molto più lontana rispetto alla vita reale, ma che non può stare lontana l’una dall’altra per troppo tempo, anche solo per farsi del male.

Voto 7

VC