Scheda film
Regia e sceneggiatura: Ilaria Jovine
Fotografia e riprese: Roberto Mariotti
Montaggio: Ilaria Jovine, Andrea Campajola
Postproduzione e mix audio: Michele Boreggi
Italia, 2013 – Documentario – Durata: 60′
Cast: Nicola, Diana, Nicolas
Uscita nel paese d’origine: —
Anime in gioco
“Tutti gli esseri umani hanno un sogno, che li fa andare avanti nella vita. E quando il sogno si scontra con la realtà, diventa difficile affrontarla”.
Due anime in gioco, sospese tra Colombia e Italia. Separate da un oceano, in fuga da un passato tragico, si lanciano in una storia d’amore a distanza e infine si incontrano. Almas en juego. Nicola è italiano ed ha avuto una storia devastante con una prostituta. Diana è colombiana ed ha vissuto con un drogato di crack dal quale ha avuto un bimbo. Vite inquiete e parallele che sembravano destinate a non incontrarsi mai, ma il miracolo avviene grazie alla chat di un social network. Giocano, perché hanno paura. Ma alla fine decidono di conoscersi nel mondo reale. Vanno a vivere insieme, prima in Colombia, poi in Italia, in un piccolo paesino di montagna vicino a Roma. Cercano un lavoro e di reinventarsi un futuro. Nicolas, il bambino che stanno crescendo insieme, legge “Le avventure di Pinocchio”, e imparando l’italiano ricostruisce, a modo suo, con uno sguardo fantastico, la folle e romantica avventura della mamma e del suo nuovo papà.
Ma non è tutto facile e semplice. Nicola è attratto dalla Colombia in cui la vita è più elementare, le persone dirette e amichevoli, la musica e il ballo pervadono ogni cosa. Si vive con 300 euro e ci si sente leggeri. Però il paese è pericoloso, droga e omicidi, guerrilla e sequestri. Diana vuole fuggire da quella miseria e violenza e offrire al piccolo Nicolas più opportunità. Spera di trovare lavoro in Italia e poter mandare soldi ai suoi. E infine di comprare una casa in Colombia. Invece ormai l’Italia è un paese dei balocchi, che promette e non mantiene. Centri commerciali enormi, bellezze che non puoi godere. Modelli insulsi e mille tentazioni, una società che seduce, ti spinge a consumare e ti annienta. Nicola adesso è disoccupato e deve rifare i conti con il vuoto esistenziale di un tempo, reso ancor più vertiginoso dalla mancanza di un lavoro. Per Diana straniera, senza titoli né conoscenza della lingua, un’occupazione è un miraggio. Nicola e Diana sono come burattini, pronti a illudersi e a lanciarsi in nuove imprese, convinti che la fuga sia la via migliore. Burattini che cercano di diventare umani. Bambini che tentano di crescere. Pesci che nuotano, prigionieri di un acquario. Però si amano, e forse l’amore da solo può bastare.
RARISSIMO perché… la nostra distribuzione non sempre è attenta a storie al margine.
Note: pur presentato in diversi festival, il film non ha MAI avuto una distribuzione in sala.
Voto: 7
Francesca Bani