Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Paolo Consorti
Fotografia: Antonio Di Domenico
Montaggio: Francesco Sardella
Scenografie: Giovanni Neroni
Costumi: Carla Eusebi
Musiche: Consorti – Nosei – Sardella
Suono: Francesco Aquilanti e Francesco Sardella
Italia, 2022 – Commedia – Durata: 104′
Cast: (Vinc)Enzo Iacchetti, Cristiano Caldironi, Natasha Stefanenko, Giobbe (Gianni) Covatta, Elio (Stefano Belisari), Guenda Goria, Vito (Stefano Bicocchi)
Uscita in sala: 9 gennaio 2023
Distribuzione: Kimera Film e Opera Totale

Il Sisto senza…

Montalto delle Marche, 2021. In occasione della storica ricorrenza dei 500 anni dalla nascita di Papa Sisto V, il sindaco del paese natio del famoso pontefice, ingaggia un autore marchigiano di musical religiosi, Angelo Santini (Cristiano Caldiron), per realizzare uno spettacolo ispirato alle famose vicende papaline. Tra queste Angelo ne riadatta una, sotto l’ingombrante supervisione del parroco (Giobbe Covatta), e l’intitola “Acqua alle corde”, ispirandosi alla nota vicenda dell’obelisco di Piazza San Pietro. Il sindaco preme molto sul fatto che questo spettacolo debba avere una risonanza importante, e sollecita Angelo a trovare una compagnia teatrale degna di richiamare l’attenzione dei media. Angelo, quindi, coinvolge una compagnia di musical di altissimo livello che, forte della propria autonomia, sconvolge completamente lo spirito religioso dell’opera, portandola in una dimensione demenziale e innescando, di conseguenza, imprevedibili tensioni all’interno del paese…

Realizzato con il sostegno di Regione Marche, Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura, dei Comuni di Montalto, Colli del Tronto e Offida, oltre che della Fondazione Carisap, Amat e dei Comuni di Grottammare, Cossignano e Ripatransone, Acqua alle corde è davvero uno strano oggetto cinematografico, come raramente ne compaiono nel panorama cinematografico nazionale.

Un budget non indifferente racimolato per una ricorrenza in una provincia non certo povera del centro-Italia richiama personaggi di un certo nome, arruolatisi probabilmente col passaparola, per la realizzazione di un lungometraggio affidato ad un artista ambizioso, che già si è cimentato con esuberante autostima in produzioni di un certo rilievo, come ad esempio Havana Kyrie.

La verosimile storia della realizzazione del film richiama, curiosamente, anche la trama della pellicola stessa. Un progetto che si discosta poco dall’amatoriale, senza particolari velleità filmiche: nulla più di qualche campo e controcampo e molte scene girate in campo lungo per cogliere le improvvisazioni di attori come Iacchetti, Elio e Vito, che di fatto si dirigono da soli e che basta semplicemente lasciare a briglia sciolta e riprendere. Col risultato che poi, andando a montare, diventa davvero difficile fare delle scelte, lasciando così che il prodotto rasenti quasi le due ore, ma senza una verve e una compattezza narrative.

Qualche risata ci scappa pure e ci mancherebbe, sia grazie al dialetto marchigiano stretto e ad una siffatta combriccola, ma il film è davvero modesto. Un vero peccato, poiché con un po’ meno ambizione e devozione nei confronti dei mostri sacri sarebbe potuto uscire qualcosa di davvero notevole!

RARO perché… malgrado il cast importante, è un film quasi regionale e davvero modesto!

Voto: 6

Paolo Dallimonti